“Ho dato la mia disponibilità alla candidatura a Sindaco al Partito democratico, con l’intento di coinvolgere tutti quelli che si sentono vicini ad un progetto di cui il PD in più occasioni si è fatto portavoce.
Conscio che in una competizione elettorale non si può bastare a se stessi e convinto che sulla base di un programma politico condiviso, si possa e si debba dar vita ad un’ampia coalizione di centrosinistra, anche attraverso primarie di coalizione, che rappresentano un metodo democratico di partecipazione e condivisione di scelte, fin d’ora invito Partiti di centrosinistra, associazioni culturali e di volontariato, associazione di categorie, singoli cittadini e professionisti, alla definizione di un progetto politico/programmatico per il rilancio della città.
Ho sempre ritenuto che per il consenso politico serva saper rappresentare i bisogni offrendo alla collettività la prospettiva di partecipare ad un percorso convincente, non fatto solo di slogan e proclami.
Ancor di più vale oggi, in un momento storico dove la politica viene vissuta come uno spettacolo, una rappresentazione, uno show, dove ognuno cerca di apparire sulla scena più degli altri pensando così di rimanere impresso nella mente degli elettori e acquisire in questa maniera, più consenso.
L’innovazione prodotta dalla legislazione, negli ultimi anni, ha inciso fortemente soprattutto nell’ambito territoriale, dove il profilo dell’amministrazione si è trasformato più rapidamente e radicalmente, responsabilizzandosi in maniera diretta verso i cittadini.
L’Amministrazione non può e non deve sottrarsi al compito di fornire risposte efficienti ad una ineludibile domanda di sviluppo economico e sociale (la creazione di occupazione e capacità imprenditoriale, la promozione dell’innovazione, la fornitura di servizi sociali, ecc.).
Inoltre, elemento qualificante di un Amministrazione è la trasparenza quotidiana del proprio operato, resa possibile dall’attivazione degli strumenti disponibili per rendere davvero reale la partecipazione e la condivisione. Per la realizzazione di un progetto ampio e ambizioso c’è bisogno di coraggio e lungimiranza, non dimentichiamo che il nostro territorio è stato vittima di un grave evento sismico e che tutt’oggi è ad alto rischio. Non si può non valutare la necessità di una ricostruzione e riqualificazione territoriale attraverso un piano urbanistico locale in una visione di armonizzazione con un piano sovracomunale, occasione per formulare una strategia condivisa per l’integrazione ed il rafforzamento di funzioni, filiere produttive e attività di servizio e per una programmazione unitaria e innovativa che accresca la competitività dei luoghi, così da valorizzarne le vocazioni, nella prospettiva di creare sicurezza del territorio, sviluppo e occupazione”.
Dott. Enzo Gallo