Mentre l’Italia, ed in particolare il Sud, sta vivendo da anni la crisi socio-economica più grave dal dopoguerra ad oggi, ancora una volta la GORI S.p.A. chiede soldi ai cittadini senza spiegarne con chiarezza e trasparenza le motivazioni. Almeno questa volta è necessario che la protervia e l’arroganza siano al più presto (per non dire ad horas) contestate e bloccate dalle Amministrazioni Comunali interessate, le quali contemporaneamente debbono dare indicazioni unanimi agli utenti su come comportarsi rispetto alla scadenza prevista dalle bollette inviate dalla GORI.
Personalmente ritengo, e penso di non sbagliare, che l’applicazione di aumenti tariffari per partite pregresse ante 2012 da parte della GORI sia oltre che illogica anche illegittima, in virtù del principio di irretroattività delle norme e dell’azione amministrativa.
Se il Sindaco e gli altri Consiglieri concordano con la mia opinione propongo che:
– il Sindaco, per prima cosa, diffidi la GORI ad inviare ulteriori e simili bollette agli utenti e poi a sospendere i pagamenti, fino a quando non chiarisca e indichi chiaramente i presupposti normativi che l’hanno indotta a chiedere arretrati così cospicui agli utenti;
– si convochi una riunione urgente del Consiglio Comunale, il quale approvi un ordine del giorno di vibrante protesta nei confronti della GORI, da concordare possibilmente con il maggior numero possibile di Consigli Comunali. Nelle stesso deliberato si dia mandato al Sindaco e ad una delegazione del Consiglio Comunale di incontrare i vertici della GORI e dell’ATO e si decidano già le azioni concrete da intraprendere qualora le risposte che si ricevano siano deludenti o, comunque, insufficienti.
Non solo su queste iniziative, ma su qualsiasi altra proposta che vada nella direzione di difendere i nostri concittadini ed impedisca di pagare ciò che non è dovuto, ci sarà, ci deve essere, l’impegno ed il sostegno dell’ intero Consiglio Comunale, senza distinzioni fra maggioranza e minoranza.
Cosimo Ferraioli
Capogruppo PD-Centrosinistra