Riceviamo e pubblichiamo
Dallo scorso 1º febbraio, giorno in cui si è svolto l’incontro pubblico con i cittadini interessati, organizzato dalla Commissione “Sviluppo”, per ascoltare ed eventualmente dare delle risposte alle varie problematiche nate dall’invio massivo di accertamenti IMU retroattivi, a partire dall’anno 2017, sulle aree edificabili che sono diventate tali per l’adozione del nuovo PUC (Piano urbanistico comunale), sono passati alcuni mesi ed intanto è anche scaduto il termine di incarico alla Kibernetes con sede in Silea (TV), società a cui è stato affidato incarico per la “individuazione del valore medio delle aree fabbricabili ai fini IMU” (Relazione conclusiva approvata con delibera di Giunta n. 2 del 24 gennaio 2023).
Nel frattempo il 5 aprile 2024 è stata pubblicata la delibera n. 65 “riparatoria”, come “strumento deflattivo del contenzioso” così definito dalla Giunta, la quale introduce una serie di misure correttive dei valori già oggetto di accertamento, riepilogate con apposita tabella.
La delibera recita testualmente: “Precisato che i contribuenti che non riterranno congrui i valori individuati dal Comune per le singole fattispecie, potranno comunque provare l’effettivo minor valore delle aree edificabili mediante presentazione all’ente di apposita documentazione da sottoporre alla valutazione degli uffici anche al fine di procedere con l’accertamento di un maggior valore nel caso il minor valore non sia ritenuto congruo”. Vista la mole di pratiche da analizzare e la penuria di personale in forze alla UOC Fiscalità Locale.
In data 02/05/2024 è stata pubblicata la determina RCG N° 425/2024 DEL 30/04/2024, per la proroga del servizio di ricostruzione della banca dati delle aree fabbricabili e recupero tributari Imu e Tasi, affidato sempre alla società Kibernetes, con il compito della valutazione di tutti gli accertamenti con adesione presentati per addivenire al congruo valore sul quale applicare la percentuale IMU già nella prossima scadenza per l’anno 2024.
Ad oggi non è dato sapere se l’Ente protrarrà i termini per la discussione degli accertamenti con adesione.
Intanto, facendo qualche calcolo, ci sono appena circa 20 giorni per la scadenza dei termini per la definizione degli accertamenti con adesione, trascorsi i quali gli avvisi di accertamento inviati dall’Ente diverranno definitivi.
Se il Comune non produrrà un provvedimento di proroga e gli accertamenti con adesione non saranno oggetto di discussione per la determinazione del valore effettivo, il cittadino ha davanti a se una sola scelta: quella del ricorso.
Dott.ssa Antonietta Giordano
Coomercialista, Revisore Ufficiale dei Conti