A distanza di pochi mesi dall’uscita del volume del Colonnello Francesco Lamberti “Salerno, settembre 1943 – I combattimenti al caposaldo San Liberatore”, di cui si è già dato cenno nelle pagine di questo mensile, ulteriori studi e approfondimenti dell’Ufficiale hanno consentito di andare in stampa con un’Appendice al testo.
Se da una parte è vero che “La ricerca storiografica non è mai definitiva…”, come riporta l’Autore nella quarta di copertina, è altrettanto doveroso portare all’attenzione del pubblico gli esiti di nuove indagini, sia per completezza d’informazione sia per gettare le basi per nuovi studi che altri ricercatori possono intraprendere.
Non è un caso, difatti, se negli ultimi anni molte ricerche e varie analisi sono state condotte da autorevoli studiosi per mettere in luce aspetti e dettagli che contribuiscono a rendere sempre più trasparente una delle pagine più buie della nostra Storia nazionale; le ultime fasi della guerra insieme ai Tedeschi, la firma dell’Armistizio, lo sbarco Alleato di Salerno del settembre 1943 e i fatti correlati alla presenza degli angloamericani nel sud d’Italia sono argomenti su cui ritengo ci sia ancora molto da studiare e da “portare nella giusta luce”.
In questa ottica si pongono i testi del Colonnello Lamberti, che per primo ha affrontato il tema dello sbarco di Salerno dal punto di vista tedesco, fornendo importantissime testimonianze sui combattimenti seguiti all’8 settembre nell’Agro, sia sul piano strettamente tattico sia su quello strategico, mettendo in luce atti di eroismo semisconosciuti dei nostri soldati e, soprattutto, la meritoria opera di “Mamma Lucia”, al secolo Lucia Apicella di Cava dei Tirreni (1887-1982).
Donna religiosissima e di umili origini si distinse fin da subito per la ferrea volontà di dare sepoltura ai militari caduti in combattimento, a prescindere dalla loro appartenenza, e in seguito di restituirne alle rispettive famiglie i poveri resti. Grazie alla sua opera fu possibile individuare centinaia di salme, ma ancora oggi, dai riscontri effettuati, ancora risultano “dispersi” più di 200 militari. La signora Lucia, grazie al suo Amore di mamma (che vedeva in quei giovani solo poveri figli!), ricevette le onorificenze di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la Gran Croce al Merito dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania e venne insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile, dal Presidente Pertini.
Infine, certo che l’argomento sarà oggetto di ulteriori approfondimenti per quanto riguarda i fatti che interessarono l’Agro, ringrazio il Colonnello Lamberti per aver voluto donare, come nella precedente occasione, una copia del nuovo libro alla Biblioteca Comunale.
Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.