Si comincia sempre così, solo con sacrifici e passione. Si comincia sempre con il sudore degli allenamenti estenuanti e con poche, piccole soddisfazioni.
Si comincia sempre pensando “Voglio solo divertirmi”.
Si comincia, magari, solo per quella vivace complicità tra compagni di squadra, in campo e nello spogliatoio.
Si comincia dal nulla, per gioco.
Ma a volte s’arriva in alto, nel gioco.
Questa è la storia del giovane angrese Massimo Pepe, classe 2000 e atleta del G.S.Doria, scelto, in questi giorni, direttamente dal Selezionatore Provinciale Fabrizio Guida per la “Provinciale Salernitana Under 15”, selezione che parteciperà al “Trofeo delle Province della Regione Campania”, al “Trofeo dei Tre Mari” ( coinvolte le regioni Puglia, Calabria, Molise, Basilicata, Campania, Sicilia ) a Salerno e, infine, al “Trofeo delle Repubbliche Marinare”, che, quest’anno, sarà disputato a Genova.
E’ felice il presidente Gino Falcione, che raccoglie, grazie a questo straordinario successo, i frutti di anni e anni di duro lavoro, quelli con il G.S.Doria, gruppo sportivo da lui fondato. Ma, ad essere felice, e ancor di più, è principalmente il giovane Massimo, soprattutto perché, nonostante sia il più piccolo, sarà titolare nel ruolo di palleggiatore.
Una nuova avventura alla quale si prepara con un duro allenamento. S’allena, Massimo, lo ha sempre fatto, con costanza e dedizione, senza mai saltare neppure un incontro. S’allena sia con le ragazze della Serie D, sia con i ragazzi della 1^ Divisione dove ha esordito l’anno scorso. Inoltre prende parte anche ai campionati under 14 e Under 17, con il ruolo di capitano.
“Sono davvero molto contento per questa convocazione da parte del Selezionatore Provinciale Fabrizio Guida- spiega il giovane atleta- perché far parte della “Provinciale Salernitana Under 15” rappresenta un buon risultato che mi ripaga di tutti i sacrifici che ho dovuto affrontare negli ultimi anni, soprattutto per conciliare lo studio e gli innumerevoli allenamenti, sia con la mia Società sia con la Selezione. E’ davvero molto difficile combinare partite, scuola e qualche uscita con i miei amici, ma quando i risultati arrivano, si riesce ad affrontare tutto in maniera diversa. Voglio ringraziare la mia famiglia, mio padre Alfonso e mia madre Annamaria. Sono loro che mi hanno sempre sostenuto e incoraggiato e hanno permesso di realizzarmi nella pallavolo”.