A causa del travagliato periodo che sta vivendo il nostro paese abbiamo pensato di intervistare il Dott. Antonio Squillante, nostro concittadino e attuale Direttore Generale dell’Asl Salerno, in particolare su una questione che sta tenendo tutti con il fiato sospeso: la vicenda del Distretto Sanitario angrese.
Mi può parlare della situazione che ha trovato quando ha ricevuto l’incarico da Direttore generale e fare una valutazione della situazione attuale?
L’Asl Salerno è un’azienda grandissima, abbiamo un fatturato annuo di un miliardo e mezzo e circa diecimila dipendenti, garantisce l’attività sanitaria per l’intera provincia di Salerno e quando si ha a che fare con la salute delle persone la complessità è estrema.
La precedente gestione della sanità operata dal governatore Bassolino, e dal centro-sinistra in generale, ha lasciato per la sola Asl Salerno fino al cambio di gestione un miliardo e seicento milioni di debiti, quindi più del fatturato di un anno. Da allora c’è stato un netto miglioramento, perchè con la presidenza Caldoro siamo riusciti a razionalizzare la spesa e oggi (al 31/12/2012) l’indebitamento è stato dimezzato ad ottocento milioni. Quindi un’azione importante di razionalizzazione per evitare gli sprechi, in cui sono state abbattute le spese, è stato diminuito il debito e sicuramente non sono state peggiorate le prestazioni sanitarie, che, anzi, in alcuni casi sono addirittura migliorate, basti vedere la nuova struttura del Polo Oncologico aperta a Pagani al servizio dei cittadini.
Come sa ANGRI ’80 ha aderito alla campagna nazionale contro il gioco d’azzardo e negli ultimi numeri ha proposto delle iniziative contro il gioco d’azzardo, come si sta muovendo l’Asl Salerno contro queste gravi patologie?
Prima le dipendenze classiche erano considerate la droga e l’alcolismo, oggi stanno nascendo tante nuove patologie tra cui quella molto grave del gioco d’azzardo, quindi l’attività dell’Asl che è deputata a seguire queste dipendenze si deve ampliare verso esse. Noi nell’atto aziendale abbiamo individuato una struttura operativa che seguirà queste dipendenze definite dipendenze minori, sulle quali ci stiamo focalizzando e cercheremo di portare in primo piano per governarle al meglio.
Adesso passiamo alla questione più complessa della nostra intervista: la polemica sul distretto sanitario di Angri, può fare chiarezza su questa complessa situazione e spiegare la posizione dell’Asl?
Sul Distretto Sanitario di Angri purtroppo c’è questa polemica in atto con l’Amministrazione della quale sono veramente dispiaciuto. Ci tengo a premettere e fare chiarezza su un punto, l’Asl Salerno per legge non può sottoscrivere nuovi contratti onerosi di locazione. Avendo una gestione distrettuale, non è obbligatorio tenere il distretto ad Angri, ma potremmo anche dislocarlo in una struttura di nostra proprietà in un diverso Comune che fa parte del distretto. Non possiamo pagare nuovi canoni, bisogna, anzi, dismettere i canoni attualmente in essere.
Ad Angri l’attuale struttura che è condotta in locazione tra il Comune e l’Asl è una struttura fatiscente, che non garantisce i livelli minimi di sicurezza sia sanitaria che generali. Quindi si è era addivenuto con l’ex commissario Pezzuto ad un contratto di comodato gratuito della struttura sita in via Dei Goti. Noi abbiamo chiesto con forza e decisione l’uso di questo edificio, precisando che purtroppo non può essere concesso a titolo oneroso, ma solo a titolo gratuito. L’Amministrazione parla di un contratto di locazione a titolo gratuito, ma io confermo che nel codice civile questo tipo di contratto non esiste, o meglio, esiste e dal punto di vista civilistico si chiama comodato d’uso.
Quindi mettiamoci d’accordo nel sottoscrivere questo contratto di locazione a titolo gratuito/comodato d’uso sul quale ho fatto una marea di delibere e sul quale l’Amministrazione perde tempo e non vuole addivenire ad una conclusione, e non so nemmeno il perchè dato che non può sicuramente essere una questione politica a causa della mia attuale incandidabilità per legge, essendo Direttore generale.
Da questo punto di vista non possono esserci timori, ma io dico che il buon senso deve portarci a trovare la soluzione a questo disagio su cui c’è bisogno solo dell’ok da parte dell’Amministrazione perchè è già tutto pronto.
Ci tengo a precisare che altre Amministrazioni come il Comune di Sarno, Bellizzi e altri ancora, stanno concedendo, hanno concesso e, anzi, hanno donato attrezzature, pagato l’energia elettrica e fornito tutti i servizi accessori a favore dell’Asl per dare ai propri cittadini i servizi sanitari in loco.
Quindi, dato che noi non possiamo ragionare per singolo comune, ma a livello di distretto, si potrebbero collocare gli ambulatori che attualmente sono ad Angri in uno degli altri comuni limitrofi che già hanno offerto le loro strutture gratuitamente. Ovviamente Angri è un paese importante e centrale, che merita di avere un distretto sanitario, ma, comunque, c’è la necessità da parte dell’Asl di avere delle risposte sensate che purtroppo ad oggi ancora non sono arrivate.
Quindi se non si sbloccasse la situazione quali potrebbero essere le conseguenze?
Ovviamente la conseguenza del mancato sblocco per l’edificio di Via dei Goti sarà, atteso che paghiamo un canone di locazione di 50.000 euro annui per l’utilizzo della struttura di Via Semetelle, di chiedere al Comune (che è il proprietario) di ristrutturarla, visto che le condizioni in cui si trova adesso non sono compatibili con la finalità sanitaria. Penso che questa soluzione sarebbe molto più onerosa rispetto a quella di concederci il comodato d’uso a Via dei Goti, dove siamo anche disponibili ad investire, se ce lo permetteranno, 250.000 euro.
Dato che il nostro giornale non cerca solo di fare informazione, ma, nei limiti, di cercare di risolvere anche problemi concreti, lei sarebbe disponibile ad un tavolo di mediazione con l’Amministrazione organizzato da ANGRI ’80?
E’ stato già tentato di tutto, Angri è la mia città e ci tengo tanto, sono disponibile alle mediazioni e sicuramente non voglio privare i miei figli, la mia famiglia e i miei concittadini di un’opportunità importante, soprattutto di tipo sanitario. Sono disponibilissimo a tutto, ma se non c’è una volontà verso questa cosa c’è poco da fare. Io confido sempre nel buon senso e spero che il dott. Mauri, che vuole il bene dei concittadini proprio come me, si convinca che il contratto di locazione a titolo gratuito è un comodato, e nel momento in cui si convincerà sottoscriveremo il contratto e risolveremo i problemi di Angri.
Gian Maria Manzo