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    IL RICORDO E LE OPERE DI GIUSEPPE AFELTRA, PEPPAFÈ

    Quando la morte colpisce una persona giovane non possiamo fare altro che provare grande tristezza.

    Quando la morte colpisce una persona giovane non possiamo fare altro che provare grande tristezza. Ma quando essa porta via una persona sempre gioviale, sorridente, con la battuta pronta e desiderosa di scambiare due parole in qualsiasi circostanza, a quella tristezza si aggiungono sgomento, costernazione, dolore e anche rabbia. È quanto proviamo di fronte alla scomparsa del nostro caro Giuseppe Afeltra, avvenuta il 1° luglio, dopo una malattia che ne ha minato il fisico ma non lo spirito.

    Peppafè, nome d’arte con cui era conosciuto e con cui firmava le sue vignette, è stato un vero esempio di nobili e puri sentimenti, nonché di cittadino impegnato attivamente per la sua Angri e per i valori culturali della nostra nazione. In questi momenti le parole appaiono sempre ridondanti e di circostanza: la morte livella ogni cosa e siamo soliti giudicare sempre positivamente le condotte di vita di molte persone.

    Questo modus operandi non si applica per Peppe. In lui erano davvero condensati tutti i valori che troviamo distribuiti in molti: bontà, gentilezza, grande e vivace intelligenza che ne facevano un ragazzo apprezzato e benvoluto da tutti. Un giovane figlio di questa terra impegnato attivamente a far riacquistare una identità alla nostra cittadina attraverso le sue vignette, mai banali, ma sempre foriere di una profonda riflessione.

    L’idea di dedicarsi a questo mondo gli venne dopo gli attentati alla redazione di Charlie Hebdo nel 2014, in cui la satira – che aiuta a tenere ben saldi i principi della democrazia tirando la giacca alla politica – fu messa sotto attacco.

    Copertina Satirangri 2015

    Rispolverando quella che era stata una sua passione di sempre, il disegno, il nostro Peppe intese dare il suo contributo nell’imminenza dell’agguerrita campagna elettorale angrese del 2015.

    Le sue vignette satiriche dedicate ai personaggi politici locali ottennero fin da subito un successo straordinario che lo portò, già alla fine di quel 2015, a pubblicare dapprima una pagina Facebook e poi un libro dal titolo “Satirangri” (la pagina è ancora esistente col nome di Peppafè). Ma la sua passione per il disegno non si limitò solo alla satira politica quanto piuttosto alla celebrazione di fatti e personaggi storici principalmente angresi e anche internazionali. Ne sono testimonianza le sue installazioni che hanno abbellito la nostra città in questi anni, di cui alleghiamo qualche foto con l’indirizzo presso cui trovarle, che rappresentano il testamento artistico di Peppe e, in quanto tale, abbiamo e avremo il dovere di conservarle.

    Don Alfonso Raiola – via di Mezzo nord (via del Toro)
    Spiderman porta Pace – via Marconi/via Porta di Basso
    Spiderman porta Pace – via Marconi/via Porta di Basso
    Prof. Gaetano Marra – via di Mezzo nord (via del Toro)
    Don Giacomo Fiorelli – via Nazionale (scuola Taverna)
    Cap. Renato Raiola – via Renato Raiola
    Don Enrico Smaldone – piazza Don Enrico Smaldone, canonica chiesa Santa Caterina
    Can. Vincenzo Pastore – piazza Annunziata, canonica chiesa S.M. del Carmine
    Totò – via Zurlo, Cinema Minerva
    Diego Armando Maradona – via di Mezzo est (via dell’Angelo)

    Commoventi i ricordi di quanti lo hanno conosciuto e frequentato, dai familiari, agli amici, ai professori come don Luigi La Mura, concelebrante nella chiesa dell’Annunziata gremita con don Antonio Mancuso e don Alfonso Giordano in una celebrazione al termine della quale si sono librati in volo palloncini azzurri sulle tenui note dell’inno del Napoli, altra grandissima passione del nostro compianto amico.

    A Peppe volgiamo tutti il nostro pensiero. Lo ringraziamo per quanto ci ha trasmesso e lasciato, ricordando il suo sorriso.

    Giuseppe Pio Troisi

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