Quello della raccolta differenziata è un tema sempre attuale e fondamentale! Differenziare e riciclare sono aspetti importantissimi, fanno sì che ci siano meno rifiuti tossici nell’ambiente e tra i tanti altri aspetti positivi, aiutano a ridurre le emissioni di gas dannosi per la salute, l’inquinamento di acqua, terreni ed aria, e garantiscono un minore utilizzo di energia per la lavorazione di materie prime, perciò meno emissioni di carbonio.
Sul futuro della gestione della Raccolta differenziata pesa poi l’attuazione di quanto prevede la legge regionale n. 14 del 2016, con la quale si intende riorganizzare il ciclo della raccolta dei rifiuti con la creazione di sub-ambiti che, unendo più comuni, affidino ad un’unica azienda, per lo più privata, la gestione, mediante gara d’appalto. Angri è stata accorpata, con Pagani, Corbara, S.E. Del Monte Albino e Scafati, nel Sub-ambito settentrionale, a cui, a detta di tutti gli esponenti politici cittadini, si sta quasi imponendo di procedere con velocità, nonostante le non poche preoccupazioni circa il destino delle aziende comunali già esistenti e circa il servizio di riscossione della TARI, che rimarrebbe a carico dei singoli comuni. Contro tale procedura, nell’ultimo Consiglio comunale, si è votato all’unanimità l’approvazione di un Protocollo di Intesa con il comune di Scafati (ex art. 30 del D.L. n. 267/2000) per ricorrere contro il provvedimento regionale e riottenere una gestione diretta del servizio, unificando le aziende esistenti nei due comuni ricorrenti.
Fatta questa doverosa premessa abbiamo fatto il punto della situazione per ciò che concerne la nostra cittadina con i consiglieri di opposizione Domenico D’Auria, Pasquale Mauri e Vincenzo Ferrara.
Facendo riferimento ai dati forniti all’osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti in Campania, nel 2010, anno dell’emergenza rifiuti, la raccolta differenziata si attestava ad Angri al 34,05%, il dato è andato sensibilmente migliorando fino al 2015 quando è stato sfiorato il 50% arrivando precisamente al 49,94%, ma da quel momento in poi, in concomitanza con l’elezione dell’attuale sindaco c’è stata una continua flessione, fatta eccezione per il 2018. Facendo riferimento agli ultimi dati forniti, che risalgono al 2022, la percentuale era pari al 48,24% con un indice di riciclaggio totale, ovvero il rapporto tra le frazioni effettivamente avviate ad impianti di riciclaggio al netto degli scarti, ed i quantitativi delle stesse frazioni complessivamente contenute nel rifiuto urbano, pari al 37,22%.
C’è stato anche un decremento per ciò che concerne la raccolta dei “rifiuti nobili” ovvero vetro, metallo, alluminio, ferro, carta e plastica.
È poi doveroso concentrarci sulla situazione della società Angri Eco Servizi, ovvero dell’azienda multiservizi del Comune di Angri che si occupa della raccolta dei rifiuti: negli ultimi anni il costo del servizio è andato addirittura aumentando anche a causa dei residui attivi causati dai cittadini che non pagano la Tarsu o che la pagano in ritardo, con la conseguenza che i costi devono essere anticipatamente coperti dal nostro comune gravando sul debito. Inoltre mi chiedo come mai se la popolazione angrese è aumentata negli ultimi anni l’organico della AES è addirittura diminuito? Un adeguamento dello stesso sarebbe stato assolutamente prioritario per fornire un servizio di qualità, invece la più immediata conseguenza è che gli addetti cerchino di sopperire andando di corsa e mischiando i rifiuti senza verificare se quanto contenuto nei sacchetti sia stato correttamente differenziato. Un altro aspetto che influisce negativamente sul servizio offerto è che l’AES agisce in totale autonomia senza un interlocutore politico e questo determina una mancanza di coordinamento e non aiuta ed avere un’adeguata progettualità. Senza dubbio, al fine di migliorare il servizio e di abbassare i costi, bisogna incentivare i cittadini a riciclare correttamente i rifiuti e recuperare i materiali nobili. Un’altra occasione da prendere al volo è quella relativa ai fondi del PNRR che sono stati stanziati affinché vengano messi in atto progetti di digitalizzazione e miglioramento della raccolta differenziata puntando in particolare sui seguenti punti:
L’amministrazione comunale in questi 8 anni ha completamente distrutto quanto precedentemente fatto di buono riguardo la Raccolta differenziata, basti pensare che nel 2015 eravamo al 55% con i debiti della società Angri Eco Servizi praticamente azzerati e quindi nelle condizioni addirittura di effettuare nuovi investimenti, ma tale percentuale è però crollata negli ultimi anni! Le cifre sono impietose: la media regionale campana è circa del 66%, mentre ad Angri nel 2022 eravamo a poco meno del 46%, su un totale di 16.320.833 kg di rifiuti totali avevamo una quantità di rifiuti differenziati pari a 7.501.981 kg e di ben 8.818.981 kg non differenziati.
Altro grave problema è quello relativo agli oli esausti: durante la mia amministrazione eravamo arrivati a raccoglierne ben 6.650 kg, mentre tale quantità è nettamente diminuita a partire dal 2016 attestandosi sui 3810 kg fino ad arrivare a 3480 kg nel 2022.
A questo dobbiamo aggiungere la totale mancanza di controlli cosicché i cittadini continuano a conferire i rifiuti senza rispettare giorni, orari e modalità indicate¸ addirittura abbiamo prove concrete che alcuni operatori nell’espletare il proprio servizio soprattutto nelle zone periferiche, al fine di velocizzare il proprio lavoro, volutamente mischiano i rifiuti vanificando il processo di differenziazione.
Dobbiamo poi considerare i tanti cumuli di immondizia presenti in diverse zone della nostra cittadina, visto che i controlli sono praticamente nulli, e che rimangono nelle strade per diversi giorni senza essere ritirati.
Parlando sempre dell’AES nei bilanci approvati era stato previsto l’acquisto di nuovi automezzi ma questo non è mai avvenuto, ed è giusto che i cittadini debbano sapere il perché.
Quanto precedentemente elencato evidenzia la totale inettitudine dell’amministrazione Ferraioli: quanto precedentemente fatto di buono è stato vanificato e la raccolta differenziata sembra essere diventata un qualcosa di totalmente estraneo ai nostri cittadini che non sono né informati, né tantomeno incentivati, e c’è una totale insensibilità nei confronti dell’ambiente. Voglio poi aggiungere che è sotto gli occhi di tutti la totale incapacità dei nostri amministratori anche per tantissimi altri servizi e molte altre situazioni.
A mio parere per cercare di invertire questa tendenza bisognerebbe prima di tutto coinvolgere gli alunni delle scuole angresi di ogni ordine e grado con incontri dedicati e coinvolgere altresì tutte le parrocchie collaborando attivamente con le guardie ambientali per multare coloro che non rispettano le regole premiando allo stesso tempo i cittadini virtuosi e motivarli a fare sempre meglio.
I tre punti cardine devono essere: sensibilizzazione dei cittadini, premiazione dei virtuosi e punizione degli inadempienti: è solo una questione di volontà, ci vogliono pochi investimenti economici ma tanto impegno, passione e volontà che questa amministrazione non ha mai avuto.
Riguardo la raccolta differenziata possiamo dire che abbiamo molto apprezzato l’operato dell’assessore Ciro Calabrese persona molto competente sia dal punto di vista politico che professionale, e che è stato molto attivo e propositivo durante il proprio mandato; la sua rimozione è quindi inspiegabile! Tra le varie cose stava lavorando ad un nuovo calendario della raccolta differenziata che avrebbe a nostro parere dato una scossa importante alla nostra città e di cui adesso si è persa completamente traccia.
È altresì forte il rischio di perdere definitivamente i finanziamenti del PNRR se non verranno presentati adeguati e concreti progetti per la meccanizzazione ed il miglioramento della raccolta differenziata, progetti di cui però non c’è traccia.
Facendo poi riferimento ai numeri, è ben evidente che negli ultimi 5 anni la percentuale della raccolta differenziata è fortemente calata, fatta eccezione per una timida ed insufficiente ripresa dell’ultimo periodo, e come rilevabile dal catasto dei rifiuti, a fine 2022 il livello si attestava attorno al 45,96% ben lontano dall’obiettivo del 50%; addirittura ci sono diversi comuni del napoletano e del casertano ben più virtuosi del nostro.
Vorrei poi porre l’attenzione su quanto si sta facendo a livello regionale, visto che, al fine di riorganizzare il ciclo dei rifiuti, con la legge regionale 14 del 2016 sono stati creati diversi sub-ambiti al fine di affidare la gestione ad un’unica azienda privata, ed è stato deciso che Angri faccia parte di un sub-ambito distrettuale (Agro settentrionale) insieme ai comuni di Scafati, Pagani, Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara. Tale indicazione, che a nostro parere nasce dai soliti giochi politici che non tengono conto del bene della comunità, se davvero si concretizzasse, avrebbe solo ripercussioni negative per i seguenti motivi:
1. Innanzitutto ripeterebbe l’esperienza fallimentare dei consorzi di bacino di cui paghiamo ancora pesantemente le conseguenze economiche: è bene ricordare che il consorzio di bacino SA1 di cui faceva parte Angri è attualmente in liquidazione ed il nostro comune è debitore di ben 2 milioni e duecentomila euro per i quali è stato messo in mora.
2. In diverse zone della Campania e specificamente nel nostro sub-ambito non ci sono impianti sufficienti per il riciclo ed il recupero dei rifiuti che attualmente vengono trasferiti soprattutto al nord, con forte aggravio dei costi, né tantomeno sono stati realizzati gli impianti relativi al compost di cui tanto si parlava. Come si può mettere in atto un’idea del genere, se prima non si diventa autosufficienti?
3. La nostra azienda Angri Eco servizi non avrebbe più ragione di esistere, e questo creerebbe quindi danni economici ed occupazionali per la nostra cittadina e senza dubbio un conseguente aumento dei costi.
A mio parere, per migliorare la raccolta differenziata oltre a procedere in maniera tradizionale organizzando incontri nelle scuole, nelle parrocchie e nei centri di aggregazione, cosa che negli ultimi anni non è mai stata fatta, bisognerebbe anche sensibilizzare le attività commerciali ed industriali sulla necessità primaria di ridurre fortemente gli imballaggi come indicato dalla comunità europea e mettere in atto azioni concrete per poter procedere in tal senso: ricordo che tale riduzione deve essere del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. È poi necessario che i rifiuti vadano tracciati e che i cittadini virtuosi vengano premiati, solo in tal modo tutti saranno motivati a fare di più ed a fare meglio. Bisogna poi procedere al recupero dei rifiuti dotandosi di appositi impianti in modo da avere, tra i tanti vantaggi, anche quello di un notevole aumento occupazionale; i rifiuti come succede in altri paesi europei , devono essere visti come una risorsa da valorizzare e non come un costo.
È poi assolutamente necessario installare degli impianti di videosorveglianza e foto trappole per evitare che nelle zone periferiche della nostra cittadina vengano abbandonati rifiuti ingombranti o pericolosi, che spesso vengono depositati da cittadini provenienti da altri comuni; è inutile sottolineare che rimangono nelle strade per molti giorni fino a creare delle micro discariche e vengono poi rimossi a cura e spese del nostro comune: quindi perché non combattere attivamente questo fenomeno cercando per quanto possibile di prevenirlo?
Concludo affermando senza mezzi termini che questa Amministrazione non fa assolutamente niente per migliorare le cose lasciando la nostra Angri nel torpore più totale, e che non si vede nessuna via di uscita.
Servizio di Lorenzo Grimaldi