Il nuovo spettacolo della compagnia Anziteatro, intitolato “Vieni a TeaTro…isi“, è un omaggio a Massimo Troisi, del quale quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della morte. Per l’occasione, il gruppo, come sempre diretto da Antonio D’Andretta, ha realizzato un’antologia di sketches tratti dai mini atti unici dell’epoca de La Smorfia (il trio di cabaret, animato da Troisi, insieme con Enzo Decaro e Lello Arena), da alcuni brani di Ricomincio da tre (il film di esordio del 1981), Scusate il ritardo (1983), No grazie, il caffè mi rende nervoso (pellicola del 1982 nella quale Troisi è comprimario di Arena) e della struggente poesia di Neruda che viene recitata ne Il postino, l’ultimo film girato prima della prematura scomparsa.
Tre finora le rappresentazioni, salutate da un gratificante successo di pubblico: il debutto presso l’Oratorio “San Domenico Savio” di Nocera Inferiore il 24 febbraio scorso e due repliche angresi, quella del 1° marzo nel Teatro parrocchiale di Santa Maria delle Grazie e la seconda presso il Teatro Oratorio Santa Caterina. Quest’ultima rappresentazione ha visto il coinvolgimento del piccolo Federico Cozzolino nello sketch del compito di matematica ed in altri momenti dello spettacolo, nei quali il ragazzo ha anche intonato con la chitarra alcuni motivi di Pino Daniele, grande amico di Massimo Troisi; l’assenza per motivi di salute di Maria Teresa Falcone, validamente sostituita da Fiorella D’Aniello nello sketch dell’Annunciazione, e della giovanissima ballerina ChiaraPia Desiderio, sempre per motivi di salute.
Ci sono due aspetti che devono essere evidenziati riguardo a Vieni a TeaTro…isi. Il primo è di natura drammaturgica. Il regista Antonio D’Andretta ha saputo “cucire” con perizia e sapienza i vari pezzi, che, provenendo da opere e momenti diversissimi della carriera del comico napoletano, erano inevitabilmente eterogenei. Invece, il lavoro di legatura dei brani ha funzionato perfettamente, tanto che l’intero spettacolo scorre senza soluzione di continuità, evitando di operare degli stacchi tra una scena e l’altra.
Infatti, tutto si svolge nel bar della signora Nora (Eleonora Benincasa), in cui lavorano due cameriere (Fiorella D’Aniello e Maria Chiara Miranda),
nel quale, senza alcuna pausa, si susseguono i personaggi degli sketches, dalle devote di San Gennaro (Teresa Francese e Claudia Falcone), venute a chiedere la grazia di un terno al lotto e cacciate via dal sacerdote don Anto’ (Antonio Lombardi).
Don Anto’, subito dopo, deve prima fare da tramite nel dialogo che un altro suo parrocchiano (Enrico Ferro) intesse direttamente con Dio.
E poi, a seguire, “aiutare” un altro fedele (Sergio Ruggiero Perrino) nello svolgimento di un compito di matematica,
svolto il quale, comincia la prova di una sceneggiata (con Teresa Francese, Giuseppe Vitiello e Costantino Benevento).
Al famoso sketches de La smorfia, il testo sovrappone una divertentissima scena del film No grazie, il caffè mi rende nervoso, tutta basata su un idiomatico grammelot napoletano.
E sempre in chiave metateatrale è anche l’episodio del provino di due attori (S.R.P. e Fiorella D’Aniello) con un ambiguo regista (ancora Costantino Benevento).
Chiusi i provini, la signora Nora comincia a raccontare la storia del suo bar e di suo marito, che è un pescatore in cerca di un’altra occupazione meno pericolosa. Mentre sta parlando, strombazzando arriva l’arcangelo Gabriele (Maria Teresa Falcone) ad annunciarle che lei farà “il figlio di Salvatore”.
Alla fine, chiarito l’equivoco direttamente al telefono con il Padreterno, tutti si ritrovano al bar, dove prima Gaetano (Giuseppe Vitiello) deve tranquillizzare la zia (Claudia Falcone), poi le due cameriere recitano una poesia di Neruda, i cui versi sono anche nel film “Il postino“, e infine la giovanissima ballerina ChiaraPia Desiderio danza sulle note di “Quando”, la canzone che Pino Daniele aveva composto per Troisi.
Il secondo aspetto è la maturità scenica degli interpreti, e non mi riferisco solo ai “veterani” del gruppo, sulla cui recitazione più volte in passato mi sono soffermato. Tuttavia, non è superfluo ribadire che il gruppo è apparso particolarmente coeso, dando prova di un’interpretazione particolarmente convincente. Anche i “nuovi acquisti” del gruppo (Enrico Ferro, Costantino Benevento, Maria Chiara Miranda, e delle giovanissime “mascotte” ChiaraPia Desiderio, Ginevra Polcri e, nella 2ª replica, Federico Cozzolino) hanno saputo inserirsi perfettamente nell’insieme, contribuendo, con il loro apporto e l’entusiastica partecipazione, a fare di Vieni a teaTro…isi uno spettacolo particolarmente riuscito e piacevole a vedersi.
Vieni a teatro…isi – libero adattamento da vari sketches; adattamento e regia: Antonio D’Andretta; scene e costumi: Teresa Francese; assistenza tecnica: Francesco Desiderio e Carmen Di Natale; coreografie: Ilaria Desiderio; presentatrice: Stefania Esposito; interpreti: Costantino Benevento; Eleonora Benincasa; Fiorella D’Aniello; ChiaraPia Desiderio; Claudia Falcone; Maria Teresa Falcone; Enrico Ferro; Teresa Francese; Antonio Lombardi; Maria Chiara Miranda; Ginevra Polcri; Sergio Ruggiero Perrino; Giuseppe Vitiello.
Vincenzo Ruggiero Perrino