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    Il Generale Carlo Perris

    Quasi 150 anni fa, il 28 ottobre 1869, nasceva ad Angri Carlo Perris, futuro Generale di Corpo d’Armata designato d’Armata e Senatore del Regno d’Italia.
    I Perris, che si ricordano ad Angri per il palazzo prospicente al chiostro dell’Annunziata, situato in fondo all’omonima piazza, si stabilirono nel paese agli inizi dell’Ottocento quando, a seguito delle leggi anticlericali francesi, vennero cancellati o accorpati vari enti ecclesiastici e acquisirono i beni del soppresso convento domenicano.
    Figlio di Roberto e di Concetta di Lorenzo, fratello del futuro Podestà Leopoldo, sposò la signora Caterina Giotta a Bari il 21 novembre 1896, da cui ebbe quattro figli: Concetta, nata l’11 dicembre 1897, Luisa, nata il 29 luglio 1902, Domenico, nato il 21 febbraio 1906, e Roberto.
    Durante la sua carriera militare, avendo preso parte a più riprese alle guerre libica e mondiale, venne insignito di ben tre Medaglie d’Argento e di una di Bronzo al Valore Militare, di una Croce al Merito di Guerra, della carica di Grand’Ufficiale dell’Ordine di S.Maurizio e S.Lazzaro e dell’Ordine della Corona d’Italia, di varie medaglie commemorative nazionali e finanche di due decorazioni concesse dal Governo francese; in due occasioni venne promosso per meriti di guerra e fu eletto senatore il 30 ottobre 1933 con voto quasi plebiscitario (179 favorevoli e 5 contrari).
    Nel 1927 si iscrisse al Partino Nazionale Fascista mentre era a Chieti per l’incarico al momento ricoperto; successivamente, compare negli elenchi del fascio di Roma, mentre la sua residenza era stata fissata a Napoli, in via Tasso n.91.
    Il 7 agosto del 1944, per i suoi trascorsi politici, fu inserito negli elenchi di coloro che dovevano essere giudicati dall’Alta Corte di Giustizia per le sanzioni contro il fascismo nell’ambito del sesto gruppo di imputazione intitolato “Senatori ritenuti responsabili di aver mantenuto il fascismo e resa possibile la guerra sia con i loro voti sia con azioni individuali, tra cui la propaganda esercitata fuori e dentro il Senato”; tuttavia, essendo deceduto il 26 ottobre dello stesso anno a Napoli, con ordinanza del 18 gennaio 1945 della medesima Corte ne fu cassato.
    Notizie sul Generale si rinvengono nell’Archivio Storico del Senato della Repubblica e alla pagina web presente su Wikipedia, consultabili anche attraverso il sito dell’Associazione PanacèA all’indirizzo internet http://www.panaceart.it/joomla/sussidi/85-spigolature-angresi/505-il-generale-carlo-perris.html
    Giancarlo Forino

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