Fra i tanti fondi archivistici governativi custoditi dall’Archivio Centrale dello Stato di Roma vi sono anche gli atti del Casellario Politico Centrale, recentemente resi disponibile anche via internet all’indirizzo http://dati.acs.beniculturali.it/CPC/
Questa banca dati comprende i nominativi di 152.589 schedati a fini politici che le Autorità Centrali di Pubblica Sicurezza del Regno d’Italia hanno monitorato e controllato tra il 1894 e il 1945.
Le informazioni raccolte venivano archiviate nel Casellario, Ufficio dipendente dalla Direzione Generale della Pubblica Sicurezza del Regno d’Italia che aveva il compito di aggiornare l’anagrafe dei sovversivi, degli oziosi e dei vagabondi. Il Casellario, istituito con circolari della Direzione Generale della Pubblica Sicurezza n.5116 del 25 maggio 1894 e n.6329 del 16 agosto 1894 è rimasto in vita fino alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso.
I fascicoli presenti nel fondo archivistico contengono schede biografiche, corredate spesso con foto segnaletiche, l’indicazione delle attività ritenute sovversive svolte dall’interessato, note informative, relazioni, annotazioni, verbali di interrogatori, provvedimenti di polizia, iscrizioni nella Rubrica di Frontiera o nel Bollettino delle Ricerche.
L’Ufficio aveva sostanzialmente il compito di vigilare sugli individui schedati, controllando gli eventuali viaggi effettuati, incontri con altri schedati, notizie sulla loro attività politica in Patria e all’estero, ecc., avvalendosi spesso del contributo offerto dai canali diplomatici; ovviamente, tale attività venne particolarmente “curata” durante il Ventennio fascista.
Fra le decine di migliaia di persone schedate e controllare compaiono anche 11 angresi di cui in questa sede, per ovvi motivi di riservatezza e in ossequio a quanto previsto dal Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici, non vengono citati i nomi. Ulteriori notizie possono essere richieste ai seguenti indirizzi e-mail
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Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.