Venerdì 10 ottobre alle 20.30, alla Casa del Combattente, si terrà l’incontro-dibattito organizzato dall’associazione GiovaMenti, una delle tante realtà giovanili fortemente attive sul territorio.
Per l’occasione sono stati invitati ospiti da sempre impegnati nel sociale, operanti soprattutto in realtà critiche e abbandonate del nostro territorio come l’hinterland napoletano, in particolare Scampia.
Interverranno:
Gianluca Arcopinto, produttore cinematografico, uno degli ideatori del “Laboratorio Mina”, per alcuni mesi è stato l’organizzatore generale della serie tv Gomorra. Dopo 5 mesi di lavorazione e 16 settimane di riprese, Arcopinto ha lasciato il set. Non ha, invece, lasciato Scampia, dove incontra una realtà fatta di persone e associazioni che resiste alla droga, che si sottrae al controllo camorristico del territorio, che denuncia l’abbandono da parte delle istituzioni, che immagina un altro sistema economico e che dà forma alla speranza di una vita decente.
Maestro Gianni Maddaloni, fondatore della palestra “Star judo club G. Maddaloni” simbolo di Scampia, nonché padre e allenatore di Pino, campione olimpico di judo a Sidney 2000. Alla sua storia, fatta di coraggio e determinazione, è stata dedicata anche una serie tv che è andata in onda su Rai Uno, “L’oro di Scampia”. Con la sua associazione ha distolto tanti giovani con un passato difficile dal rischio di affacciarsi alla criminalità organizzata: i risultati raggiunti gli hanno fatto ricevere gli elogi dal Ministero della Giustizia.
Riccardo Christian Falcone, coordinatore provinciale di Libera, associazione nata nel ‘95 con l’intento di sollecitare la società civile alla lotta alle mafie, tutor campano del progetto ‘Libera il bene’ e molto attivo nell’agro nocerino sarnese.
L’obiettivo di questa iniziativa non è quella di mettere in luce lati negativi o problemi ma, al contrario, quello di far conoscere le persone e i progetti che ogni giorno spendono la propria vita e le proprie risorse nella legalità e per la legalità. Persone che, ogni giorno, si sacrificano per un sogno: garantire un futuro migliore e onesto ad un popolo che merita molto di più.
Lo scopo, che l’Associazione GiovaMenti vuole perseguire, è diffondere anche nel resto del territorio questi esempi di civiltà, legalità e onestà per sensibilizzare i giovani, ragionevolmente sfiduciati: non tutto è perduto, il vero cambiamento è in atto e si basa, appunto, su questi pilastri valoriali.
Quindi, quale futuro per la generazione Gomorra? Lo sapremo venerdì 10 ottobre alle ore 20 alla Casa del Combattente grazie ai ragazzi di GiovaMenti.
Gian Maria Manzo