Nel 1836 l’Accademia dei Georgofili di Firenze, nel dare alle stampe il X volume del suo Giornale Agrario Toscano, affida l’incarico al Colonnello Serristori di riepilogare le Notizie sullo stato attuale delle razze di cavalli in Italia. L’Ufficiale, nel trattare l’argomento nell’ambito di tutti i Regni preunitari con dovizia di particolari, quando passa ad illustrare lo stato del comparto equino nel Regno di Napoli indica fra le razze esistenti quella di Angri, che descrive come di forme non spregevoli e adatte al tiro. Afferma che si tratta di una razza autoctona, ma che nel Regno (per motivi facilmente intuibili) vi è molto sangue di cavalli spagnoli.
Di certo, ancora oggi ad Angri la passione per i cavalli non certo sopita e gli attuali eredi degli allevatori angresi di metà Ottocento ne sono la conferma.
Per consultare il documento citato si rimanda al sito web dell’Associazione PanacèA all’indirizzo http://www.panaceart.it/joomla/index.php/sussidi/85-spigolature-angresi/374-razza-equina-angri
Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.