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    CAVALLI ANGRESI

    Nel 1836 l’Accademia dei Georgofili di Firenze, nel dare alle stampe il X volume del suo Giornale Agrario Toscano, affida l’incarico al Colonnello Serristori di riepilogare le Notizie sullo stato attuale delle razze di cavalli in Italia. L’Ufficiale, nel trattare l’argomento nell’ambito di tutti i Regni preunitari con dovizia di particolari, quando passa ad illustrare lo stato del comparto equino nel Regno di Napoli indica fra le razze esistenti quella di Angri, che descrive come di forme non spregevoli e adatte al tiro. Afferma che si tratta di una razza autoctona, ma che nel Regno (per motivi facilmente intuibili) vi è molto sangue di cavalli spagnoli.

    Di certo, ancora oggi ad Angri la passione per i cavalli non certo sopita e gli attuali eredi degli allevatori angresi di metà Ottocento ne sono la conferma.

    Per consultare il documento citato si rimanda al sito web dell’Associazione PanacèA all’indirizzo http://www.panaceart.it/joomla/index.php/sussidi/85-spigolature-angresi/374-razza-equina-angri

     

    Giancarlo Forino

    Associazione PanacèA

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