ANGRI’80 da trent’anni è dalla parte degli Angresi e tante storie vi abbiamo raccontato, perché ci fosse solidarietà tra i cittadini e perché sentiste il nostro giornale come vostro. Lo stesso vogliamo fare ora, quando ANGRI’80 è già parte di tanti Angresi, ma rivolgendoci ai giovanissimi, coloro che non erano ancora nati alla fondazione del nostro giornale. Lo facciamo incontrando e intervistando Francesco Sessa, cantante di una neonata band locale, che affianca il già folto (quanto inesplorato) mondo della musica nata tra le strade e le piazze della nostra città.
-Francesco, come si chiama il vostro gruppo? Chi c’è ad affiancarti? E come è nata in voi l’idea (si legge pure esigenza) di formare una band?
“Ad affiancarmi sono Francesco Nacchia e Mario Esposito, alle chitarre; al basso, c’è Antonio Terrano e alla batteria, Giovanni D’Aniello: insieme formiamo i MacLaren’s. Suoniamo insieme da ormai un anno e mezzo, e l’idea nacque quando eravamo sedicenni. A quell’età si cerca sempre di dimostrare quanto vali alle persone, lo si fa in ogni modo, con qualsiasi mezzo, e noi capimmo che la musica, per noi, era il modo più adatto. Capimmo che riuscivamo, con la musica, ad esprimerci in un modo che potesse farci arrivare a tutti, senza alcuna distinzione d’età. Per noi, la musica è tutto, viviamo con essa e abbiamo ormai trovato in essa un vero e proprio lavoro. Quando succede così, cominci ad andare fiero della tua passione e del modo in cui la eserciti. Acquisisci più autostima, ti crei un’identità nel settore, conosci tante persone e ti diverti un modo. So che tutto ciò potrà sembrare banale, ma per noi è davvero un’emozione unica!”
-Che riscontro avete avuto nel pubblico angrese?
“Il pubblico angrese è quello che in genere preferiamo. Prima di tutto, perché sembrano apprezzarci, poi, sai, essendo tutti angresi, è sempre un piacere suonare nel luogo in cui sei nato e cresciuto, e dimostrare ai tuoi amici e conoscenti ciò di cui sei capace. Poi, sembrano cosciente dei nostri sforzi e dei nostri piccoli sacrifici… Ci sentiamo accolti da una grande famiglia!”
-Avete mai partecipato o collaborato a delle iniziative promosse dall’amministrazione angrese?
“Sì, domenica 26 ottobre, ci esibiremo in Piazza Doria, nell’ambito di una manifestazione in cui ricavato sarà devoluto in beneficienza.”
-Da giovani angresi, cosa vorreste fare per il vostro paese?
“Vorremmo che si organizzassero più eventi a tema musicale, o più in generale, culturale, e che venga dato più spazio ai giovani per esibirsi, per farsi notare, per dimostrare quanto valgono.”
-Cosa amate e cosa non vi piace di Angri?
“Di Angri amiamo il clima accogliente, da piccola città, le persone (maggior parte sono conoscenti), e il fatto che a differenza di tante altre città conterranee, Angri non è una città morta, anzi, è un punto di riferimento anche per i paesi limitrofi. Ma c’è sempre l’altra faccia della medaglia, che purtroppo si manifesta con una meschina forma d’illegalità: dalle droghe agli abusi, in ogni forma.”
Antonella Grimaldi
Dopo aver conseguito Maturità Classica presso il Liceo Don Carlo la Mura, continua a scrivere per passione, legata indissolubilmente alla sua città, Angri, e alle tradizioni di quest'ultima.