Lo scorso 14 gennaio, nel salone parrocchiale della Chiesa di San Giovanni, è stato presentato al pubblico il 15° Fascicolo della collana edita dall’Associazione PanacèA, frutto degli studi dell’Avv. Gennaro Zurolo sul sigillo cereo che racchiude l’ampolla della reliquia del Patrono.
Oltre la sua pubblicazione in PDF sul sito dell’Associazione, le copie cartacee distribuite durante la presentazione sono state stampate grazie al contributo della CM ADVISOR di Angri di Rosario Corrado Mancino, che ha mostrato un notevole interesse per le attività di PanacèA e che si ringrazia per la sensibilità mostrata.
Il giornalista Francesco Rossi ha moderato l’incontro e, dopo i saluti di rito da parte del Presidente di PanacèA, Gianni Rossi, ha dato la parola allo storico dell’Associazione, Giancarlo Forino, che ha riepilogato i fatti inerenti la reliquia; nel dettaglio, partendo dalla prima notizia certa della presenza dell’ampolla in Collegiata, risalente al 4 febbraio 1870, ha poi commentato i vari passaggi presenti nelle carte d’archivio della Chiesa, fino al tentato furto avvenuto nella prima metà degli anni Sessanta del secolo scorso.
Successivamente, è intervenuto l’autore, esperto di sfragistica, che ha descritto come, attraverso la comparazione di varie “figure” araldiche, sia giunto ad attribuire il titolare del sigillo nella figura dell’Arcivescovo Antonio Salomone che, nella metà dell’Ottocento, è stato Amministratore Apostolico della diocesi di Nocera Inferiore (allora non ancora “fusa” con quella di Sarno).
A seguire, è stata tratteggiata la vita di Mons. Salomone, prima come Sacerdote nella sua diocesi di Avellino, dove nacque, divenuto poi Vescovo di Mazara del Vallo, dove all’epoca della campagna garibaldina riuscì ad evitare duri scontri fra le fazioni in campo, e infine assurto alla cattedra di Salerno, nei primi anni dell’Unità d’Italia.
Con questo studio si è data finalmente una prima risposta alle domande che da circa 40 anni erano rimaste senza risposta; l’attribuzione della paternità del sigillo ha confermato l’autorevolezza e l’autenticità della reliquia, fermo restando –gli Angresi non me ne vogliano!- che è impossibile appurare con certezza che si tratti del sangue del Battista! Tuttavia, trattandosi di una questione di Fede, la nostra reliquia possiede tutti i crismi previsti dalla normativa ecclesiastica in materia (Le reliquie nella Chiesa – Autenticità e conservazione, Città del Vaticano, 2018).
Al termine dell’incontro sono state rivolte alcune domande ai due studiosi i quali hanno fornito ulteriori delucidazioni sul tema trattato, preannunciato che le ricerche storiche non sono ancora esaurite e che si tenterà di risalire al tempo e al modo con cui la reliquia sia giunta ad Angri.
La presentazione del Fascicolo è coincisa con il 17° compleanno dell’Associazione, istituita nel gennaio del 2006, ed è stata la prima attività posta in essere dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia.
PanacèA ha in programma per i prossimi mesi visite guidate e varie attività, alcune delle quali a contatto con il pubblico, per diffondere maggiormente la conoscenza del patrimonio artistico e culturale del territorio.
(Le foto a corredo dell’articolo sono di Jeanfrank Parlati)
Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.