La trattazione delle chiese angresi negli Inventari Napoleonici si conclude con gli elenchi dei dipinti e delle sculture presenti agli inizi dell’Ottocento nelle chiese di San Benedetto e dell’Annunziata.
Filippo Desiderio, all’epoca parroco di San Benedetto, riferisce della presenza della pala d’altare del 1503, descrivendola sommariamente ma definendola, tuttavia, “non di mano celebre”, lasciando forse intendere che si trattava di un opera mediocre. Su questo dipinto, trafugato e recuperato dalle forze dell’Ordine per ben due volte, Sergio Amato ne ha descritto tutti i particolari sul numero di luglio-agosto 2011 di ANGRI’80.
Proseguendo nella sua descrizione, il Desiderio cita due dipinti presenti negli altarini laterali, raffiguranti rispettivamente S. Giuseppe, con altri due Santi, e l’Addolorata, definendoli come “pittura moderna, ma ordinaria”; conclude la sua relazioni riportando la notizia dell’esistenza di due statue in cartapesta: una dell’Immacolata Concezione e l’altra del Salvatore Risorto, ma senza indicarne le dimensioni.
Per quanto attiene l’Annunziata, in quel momento già soppressa per ordine dei napoleonici, il 6 luglio 1811 i Canonici Curati della Collegiata di San Giovanni Gennaro Ferrari e Crescenzo Rajola dichiarano di custodire “per ordine del Soprintendente” le seguenti opere della chiesa e dell’attiguo monastero soppressi: i dipinti dell’Annunciazione, di San Domenico, della Vergine del Rosario, di San Giacomo, di San Giuseppe e di Santa Rosa da Lima. Inoltre, elencano le sculture di San Domenico, in cartapesta a mezzo busto, di San Vincenzo del Santissimo Rosario, in legno e con veste di seta bianca.
Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
Sul sito WEB di PanacèA sono state aperte nuove pagine inerenti Angri sui seguenti argomenti: IL CONVITTO ALESSANDRO MANZONI; ANGRI E I CAIAZZA; L’INCHIESTA JACINI; UN MESTIERE SCOMPARSO (il bottaio); IL CANONICO PASQUALE PANNONE; I SEICENTO ANNI DEI FATTI D’ARME DEL 1421
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.