È una tradizione comune in tutta Italia recare in processione statue di Santi e di Patroni in occasione delle varie ricorrenze liturgiche e queste pratiche religiose vengono attuate ponendo la statua o il dipinto oggetto di venerazione, sopra un supporto o su una sorta di pedana che ne consenta il trasporto che avviene quasi sempre “a spalla”.
Angri è perfettamente in linea con questa consuetudine e nelle sue varie chiese parrocchiali esistono diversi strumenti adatti a tale scopo, ma quello sicuramente più noto, forse anche più antico ed elegante, è quello del Santo Patrono San Giovanni Battista.
Tale preziosa pedana processionale risale al 1915 e per utilizzarla è necessario installarla su due lunghe barre in legno che consentono a ben otto portatori di assicurare la necessaria stabilità alla preziosa e pesante statua del Patrono, risalente alla fine del XII secolo, esempio più antico fra Napoli e Salerno di scultura lignea. Durante il suo impiego passa quasi inosservata la ricchezza degli intagli e delle decorazioni sia perché l’attenzione dei fedeli è logicamente attratta dalla figura del Patrono sia perché per le sue “uscite” la pedana viene ricoperta quasi completamente da un trionfo di fiori.
Fra i suoi ricchi intarsi indorati, oltre la simbologia classica che ricorda il Santo, è presente la Stella di David a sei punte. Aspetto alquanto singolare e le ipotesi che possano giustificare la presenza di questa decorazione sono sostanzialmente due: o l’ignoto artigiano o artista che l’ha realizzata era ebreo e ha voluto lasciare una sorta di firma sulla sua opera, oppure si è voluto tacitamente sottolineare che il “proprietario” del manufatto è il Battista che, come è noto, ebbe natali ebrei.
Purtroppo, coloro che la commissionarono non sono più fra noi e chissà se gli attuali membri del Comitato dei Festeggiamenti hanno memoria dell’evento. Ma l’importante è che si continui sempre ad onorare e invocare la protezione di San Giovanni Battista come ci hanno insegnato chi ci ha preceduto fin dall’epoca della fondazione della cinquecentesca “Mastria” di San Giovanni che commissionò e donò la statua alla Collegiata, come si legge nella Ricognizione fatta dall’Abate Giovan Vincenzo Barba alla chiesa il giorno dell’Epifania del 1562: … la banda de lo altare magior ce è una cappella de stucco fatta et depinta de li miracoli de San Giovanni con altaro et uno San Giovanni Battista a relevo de ligno factovj dala magnifica Università e mastrj de essa l’annj addietro.
Giancarlo FORINO
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.