Varie volte e diversi autorevoli autori hanno tratteggiato la nascita e l’evoluzione di questo antico tempio angrese, oggi Parrocchia e in origine dipendenza della Collegiata di San Giovanni Battista; ma con queste poche righe più che ripercorre la storia del tempio (a cui dedicherò un successivo scritto) desidero divulgare un particolare e importante passaggio cultuale: l’autorizzazione a conservare il Santissimo Sacramento al suo interno!
Fino alla completa autonomia e all’erezione dell’attuale Parrocchia, avvenuta nel 1986 ad opera dell’allora vescovo Nuzzi, il tempio era curato dai Sacerdoti di San Giovanni, fra i quali si ricorda il Canonico Vincenzo Pastore, uno dei primi cultori di storia locale angrese; ancora prima, era amministrato a turno con il titolo di Rettore dai Canonici della Collegiata e proprio uno di tali rettori, il Canonico Pasquale Smaldone, chiese e ottenne tale importantissimo privilegio.
Il Canonico Smaldone lo troviamo fra gli Assistenti dal 1878 al 1891 e fra i Curati fra il 1892 e il 1894; all’epoca il Capitolo Collegiale, oltre l’Abate, prevedeva tre gerarchie: i Canonici Curati, i Canonici Assistenti e i Cantori.
Lo Smaldone avanzò richiesta in tal senso asserendo che essendo Rettore di una Chiesa dedicata a Maria SS.ma di Costantinopoli, dove come a Santuario accorrono moltissimi per grazie spirituali e temporali, umilmente implora dalla S.V. la facoltà di poter conservare in detta Chiesa il SS.mo Sacramento. E il 18 maggio 1888 dalla Diocesi di Nocera giunse l’agognata autorizzazione, avallata dalla Sacra Congregazione dei Riti del Vaticano.
Nonostante per l’intero secolo XIX ripetutamente si erano registrate virulente politiche anticlericali, la chiesa di Costantinopoli era frequentata quotidianamente, come oggi, e tutti i giorni si celebrava la Santa Messa e con questo importante provvedimento si erano gettate le basi per far nascere e crescere l’odierna comunità.
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Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.