Nei numeri del 21 e 26 maggio 1862 del quotidiano politico-popolare della sera IL PUNGOLO, pubblicato a Napoli, sono presenti due articoli che riportano fatti di cronaca, in alcuni casi anche molto cruenti, avvenuti ad Angri e in zone limitrofe verso Lettere e Corbara, ad opera della famigerata banda Varone. Questa “comitiva”, come spesso altre cronache la definivano, poco o nulla aveva a che fare con gli aspetti socio-politici legati al fenomeno del brigantaggio guidato dai fuoriusciti dell’esercito borbonico che tentavano di restaurare il Regno delle Due Sicilie; o, almeno, nel momento dei fatti narrati gli scopi che perseguiva erano soprattutto quelli malavitosi, chiedendo soprattutto riscatti mediante sequestri e operando grassazioni.
Il primo dei due articoli riferisce del sequestro a scopo di estorsione della consorte dell’industriale angrese Wenner e della sua cameriera, avvenuto il 19 maggio 1862, e dell’uccisione di un vetturino, proseguendo con una serie di critiche nei confronti delle autorità locali e dei militari stanziati ad Angri che, secondo l’estensore del testo, ammontavano ad oltre 700 uomini! Decisamente un contingente considerevole per il controllo del territorio, se pensiamo che oggi viene assicurato da una decina di Carabinieri.
Questo primo articolo ebbe sicuramente molto eco soprattutto fra i militari che, presenti effettivamente nell’area in maniera massiccia, sentirono la necessità di dare notizia sul loro operato e, quindi, il medesimo giornale pubblicò 5 giorni dopo il primo, un secondo articolo a firma del Capitano Achille Gelich, Comandante del momento al Distaccamento di Angri, che concludeva laconicamente il suo scritto affermando che Questi sono i fatti – questo il mio operato. Non è certo colpa mia se il risultato non corrispose ai miei intendimenti.
I testi integrali dei due articoli sono disponibili sul sito dell’Associazione PanacèA all’indirizzo http://www.panaceart.it/joomla/sussidi/103-spigolature-angresi-dellottocento/502-cronache-del-brigantaggio-ad-angri.html
Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.