Angrese nato a cavallo dell’Unità d’Italia, il Commendatore Francesco Adinolfi è stato Sindaco di Angri per ben 7 mandati! Difatti, eletto per la prima volta il 20 gennaio 1883 è rimasto ininterrottamente in carica fino al 25 luglio 1918. Certamente un traguardo difficilmente eguagliabile.
È pur vero che all’epoca erano ammessi al voto solo i notabili del paese mentre erano esclusi tutti gli uomini analfabeti, le donne, il clero e chi sapeva leggere e scrivere, ma era alle armi, e ciò determinava inevitabilmente la concentrazione del potere politico in mano a pochi individui. Tuttavia, un periodo così lungo di reggenza di una tale carica dovette per forza di cose produrre una certa stabilità socio-politica, nonostante il clima “effervescente” derivante dai conflitti, dalle continue migrazioni verso le Americhe, che si ripetevano in quegli anni, e dalla congiuntura economica non certo favorevole. Sarebbe interessante, come aveva iniziato a fare il compianto Carmine Raiola con i suoi studi sulle MCM, esplorare la vita angrese di quel periodo alla luce di quegli eventi!
Tornando al nostro Sindaco, il 9 marzo 1923 venne celebrato solennemente il suo funerale e nell’occasione, come era costume all’epoca per onorare Autorità civili e religiose che passavano a miglior vita, venne declamato un elogio funebre dal Canonico della Collegiata Giuseppe Smaldone che, concludendo, disse “Perdonami se delineando io la tua figura, nella speranza che ne uscisse, qual fu, intera e splendida, la pochezza del mio ingegno, e la povertà della mia parola non sono state sufficienti a compiere sì arduo e pur sì mesto ufficio.
Ricordati dei tuoi amici e di tutto questo popolo, che ha sempre per te conservato una venerazione. Addio, addio per l’ultima volta, a rivederci in un mondo migliore, dove si fanno le giustizie uguali ai meriti, e mutata in eterno dolore la folle gioia del vizio, comincia il trionfo della virtù. Requiem aeternam.”
L’elogio, come per altri casi analoghi, venne dato alle stampe per i tipi della storica Tipografia Contieri di Angri.
Per chi volesse leggere il testo integrale dell’elogio funebre, si rimanda alla pagina web http://www.panaceart.it/joomla/sussidi/104-spigolature-angresi-del-novecento/471-lelogio-funebre-del-sindaco-adinolfi.html
Giancarlo Forino
Associazione PanacèA
--Ufficiale dell'Esercito di origine angrese, Giancarlo Forino risiede a Roma. Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2006) e della Medaglia Mauriziana al Merito per dieci lustri di carriera militare (2013). Per la ricerca storica la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il Premio Cultura per la Sezione STORIA LOCALE (2000) e la Giunta Comunale presieduta dal dottor Giuseppe La Mura lo ha insignito della Cittadinanza Onoraria di Angri (2006). E' uno dei fondatori dell'Associazione ONLUS PanacèA. Oltre a varie iniziative editoriali realizzate a Roma, collabora da decenni con la testata ANGRI80; ha pubblicato vari libri e saggi per conto del Centro Iniziative Culturali di Angri e dell'Associazione PanacèA. Dopo la prima e la seconda edizione del volume Angri, la Storia – i Monumenti – le Eccellenze – gli Angresi (dicembre 2020 e novembre 2021), curata insieme al dott. Luigi d’Antuono, ha dato alle stampe il libro San Giovanni e Angri, affrontando alcune tematiche già presenti sulla sua precedente opera Angri e il suo Patrono San Giovanni Battista (1997) successivamente approfondite in questi ultimi 25 anni.