E’ bastata una semplice immagine, per descrivere in maniera totalmente oggettiva cosa significasse questa partita per tutto il movimento sportivo angrese. Sono bastate semplici parole entusiaste per questo tifo ,dette in via totalmente confidenziale dal presidente avvesario seduto vicino, per capire la bontà del progetto angrese.
Angri, come unità sportiva e comunale, si presenta con l’abito da sera migliore nell’umida notte del 21/11/2015, all’interno di un PalaGalvani gremito per l’occasione, la sfida dell’anno tra Asd Angri Pallacanestro e la corazzata Cilento Basket. Che questa non sia una partita che si dimenticherà negli annali sportivi, si avverte dalla tensione che accompagna la super sfida già qualche ora prima della partita, con la nostra compagine intenta a riscaldarsi per trovare la miglior forma per quelli che saranno i 40 minuti più sentiti della stagione. Ad accompagnare questo stato euforico è la presentazione delle squadre da parte dello speaker/telecronista/giornalista Paolo Smaldone, che giostrato da note musicali per l’occasione, ci presenta i protagonisti di questa contesa. Allo scoccare delle 18:30 coach Massaro presenta i primi 5 interpreti con la maglia doriana a schierarsi sul parquet, con Greco, Cannavale e Kinney dal palleggio e Balestrieri e Luongo a fare da trait d’union sotto le due retine. Prima della palla a due, il sempre presente gruppo organizzato All’in Boys 09, mostra un intera scenografia che si immerge su tutta la tifoseria, un’immenso striscione contenente i colori sociali della città, per ricordare che tutto il movimento angrese vuole sospingere la compagine di Patron Campitiello verso la vittoria. La palla a 2, di cui si incarica Kinney, viene vinta dalla squadra avversaria che timbra i primi due punti in penetrazione, con risposta successiva della compagine angrese con il sottomano di Balestrieri. Si riesce ad identificare già da i primi minuti come il roster di Agropoli, cerchi grazie a ottime spaziature e movimenti, un gioco che facilità la libertà di tiro dai 6,75, favorendo anche gli ottimi interpreti( su tutti Njiegos Visnijc). Cannavale dopo le non grandissime prestazioni, dovute all’infortunio all’inguine riportato un paio di settimane prima, sembra essere più sicuro negli scontri corpo a corpo, e dopo un minuto, riesce a segnare i suoi primi due punti nel traffico. Il gioco avversario, innalzato dalla velocità di scambio del pallone e da percentuali discrete al tiro, riesce a concedersi un semi-parziale dovuto anche alla rapidità mentale della difesa nel spostarsi dalla zona 2-3 alla marcatura uomo, concedendosi anche profondi pressing a tutto campo sulle rimesse angresi. In una partita con tassi tecnici che limitano un pò la compagine angrese, solamente il puro agonismo e la voglia di riemergere di persone prima che giocatori, come Luongo e Balestrieri, tengono a galla la maglia doriana, concedendosi break offensivi che ritagliano il risultato del primo quarto sul 14-24. Il roster di coach Massaro non riesce a girare bene, anche per la non eccelsa prestazione del terzetto Greco-Cannavale-Kinney, sopratutto con il primo innervosito da un arbitraggio piuttosto contradditorio, che sfocerà nell’assurdo nell’ultimo quarto. Offensivamente il roster doriano non riesce a trovare nè misure offensive, limitandosi a sortite personali (sottolineiamo un fantastico alley-oop concluso da Kinney) nè misure difensive, subendo mini-parziali che portano la compagine di coach Menduto sul +12. Uno sprazzo di luce, almeno offensivamente, le regalano le mani poetiche del capitano Albanese, che subentra al nervosissimo Greco e disegna una parabola perfetta da dietro l’arco. A subentrare al dolorante Cannavale, ci pensa il neo arrivato Guastaferro, che risulta un giocatore all around, presente in difesa sia con gioco sporco e 1 palla rubata, sia in attacco dove si presenta prima con un fantastico scarico per Albanese, per poi appoggiare due punti al tabellone nell’azione successiva, grazie ad un crossover che manda fuori giri il suo diretto marcatore. La seconda frazione si conclude con il solito gioco offensivo di Cilento Basket che trova un’altra bocca di fuoco nel n°11, preciso sia in area che dal perimetro, e con le ultime sortite offensive della compagine angrese che viene concentrato sempre di più tra le mani di Guastaferro e da una splendida tripla di Albanese (saranno tre alla fine del match). Il tabellone recita 31-40, con il pubblico amico che cerca di caricare la squadra doriana, spronandola a ritornare nel match, cosi da poter regalare l’ennesima impresa sportiva al Palagalvani, diventato almanacco di vittorie che saranno ricordate da generazioni future. Nel terzo quarto, la partita sembra aver esaudito le preghiere dei mille tifosi angresi, con un’escalation difensiva e offensiva del roster di patron Campitiello, che riesce ad arrivare al -4 grazie ad un Greco ritornato formidabile, soprattutto grazie all’aiuto di Luongo, con cui forma una delle coppie da pick’n roll più pericolosa dell’intera lega. A chiudere questi 10 giri di orologio, ci pensa la sapiente visione di gioco di Guastaferro, che trova nell’angolo il solito Albanese, che da 3 disegna la traiettoria mortifera che certifica il risultato sul 47-51. L’ultima frazione di gioco, potrebbe racchiudere tutto ciò che è stato e che potrà diventare Asd Angri Pallacanestro: da una parte, il baratro della partita viene disegnato da un’evidente errore dell’arbitro nell’espellere con due tecnici Coach Massaro, e dal gioco offensivo finale non eseguito perfettamente che pregiudica la vittoria angrese; dall’altro non ci si può che inchinare alla forza di volontà del roster doriano che riesce sopratutto con una battaglia di nervi a riportare il risultato sul -2 a due minuti dalla fine. Non si può non sottolineare il tratto epico che assume la partita di Guastaferro che in meno di 2 minuti riesce a segnare 8 punti, conditi da un assist e da 3 palle rubate, non si può soprattutto non sottolineare l’attaccamento alla maglia di ogni singolo giocatore,allenatore,tifoso e cittadino. Forse solo poche altre volte nella lunga storia sportiva angrese, ogni singolo persona che viene racchiuso in questo angolo di terra chiamato Angri, ha condiviso ogni goccia di sudore, ogni tiro, ogni rimbalzo, ogni esultanza e ogni dolore come questa volta. Il risultato della partita (68-73) per tutti quanti è rimasto una notizia sotto traccia, perchè ciò che si è visto all’interno delle 4 mura del PalaGalvani al suono della sirena finale, è stato uno spettacolo pur maggiore a questa stupenda partita, una dimostrazione che non sempre la vittoria è sinonima di felicità, e che il tifo non ha età. Asd Angri Pallacanestro vs Cilento Basket è stata una bellissima diapositiva della bellezza di questo sport, che per una volta si è fatta preferire maggiormente sugli spalti e tra i sorrisi e gli applausi della gente, che nelle gesta tecniche mostrate sul parquet.
Vincenzo Nasto
Classe 1993, scrivo per Angri '80 da ormai 8 anni. Una passione che mi lega al territorio in maniera indissolubile. Laureato in Scienze della Comunicazione a Fisciano, ho lavorato a Bruxelles come ufficio stampa per l'Anderlecht per 3 mesi. Attualmente sto frequentando il secondo anno di Master in Giornalismo a Torino, collaborando con La Stampa e La Presse.