Sabato 17 ottobre, va in scena al Palagalvani di Angri l’attesissima sfida tra ASD Angri Pallacanestro e Cap Nola. Tribune gremite già 20 minuti prima della palla a 2 con una stupenda coreografia da parte dei tifosi angresi con bandierine dei colori sociali della compagine nostrana. Coach Massimo Massaro schiera in campo i primi 5 con Greco, Kinney e Cannavale in regia e Balestrieri e luongo sotto le plance. Primo punto avversario della compagine avversaria, risposta di greco con 2 punti in contropiede da palla recuperata di Luongo. La compagine di Nola si presenta subito molto aggressiva accumulando 2 falli in un minuto, anche a causa di un movimento offensivo angrese estenuante. Greco fa vedere subito un paio di cose interessanti in attacco, realizzando insieme a Kinney un buon parziale, anche grazie ad una buona percentuale da 3 nei primi 5 minuti di gioco. L’aggressività di Nola non porta a risultati concreti, anzi dà la possibilità ad Angri di andare in bonus dopo 6 minuti e 30 secondi . Angri si impone totalmente in difesa grazie all’abilità al rimbalzo di Luongo e Balestrieri, fisicamente più dotati e “cattivi” degli avversari. Dopo 8 minuti primi cambi per coach Massaro, che si riveleranno fondamentali alla fine dello stesso quarto, con le entrate sia di Nocera che di capitan Albanese. A 0.2 dalla sirena, il coach chiama un time out per disegnare un gioco che porti al tiro rapido: sulla rimessa nocera finta un passaggio sul blocco per Greco sulla linea dei tre punti, che libera Luongo che appoggia comodamente con un tap-in. Esplode la panchina, esplode il palazzetto, si respira aria di Pallacanestro superiore affidata nelle mani di coach Massaro. Il primo quarto termina con un devastante 28-12, figlio di percentuali angresi molto alte, e di un opacità offensiva di Nola, che viene marcata anche dall’inferiorità fisica al rimbalzo. Nel secondo quarto si inverte l’inerzia, con un oggettiva difficoltà di Angri nel trovare punti, risolta in piccola parte da un contributo superiore in post di Luongo e da uno,inferiore in termini di punti, di Attianese subentrato a Balestrieri. Differentemente, l a squadra avversaria trova un jolly straordinario nel n°11 che infila 4 triple consecutive, soggetto praticamente on fire coadiuvato poi anche dell’aiuto in area del n°16 . A cercare di fermare questo parziale negativo, ci pensa Luongo che si conquista, dopo l’ennesimo rimbalzo in attacco, un gioco da tre punti finalizzato perfettamente. Il secondo quarto fa infuriare letteralmente coach Massaro, sia per un arbitraggio molto contraddittorio, sia per il calo fisico dei suoi con un parziale subito di +16 nello stesso quarto, che termina 45 a 45. L’uscita dallo spogliatoio dopo la fine del secondo quarto, fa intravedere la carica agonistica e il nervosismo in campo, che si può impersonificare nel play avversario n°7. In un momento in cui serve tirare un po’ il freno a mano sulle spaziature offensive, cercando di giocare in area, fondamentale è Balestrieri che segna i primi 2 punti del terzo quarto in post. Dopo 22 minuti di gioco, arriva il primo vantaggio avversario, arrivato da una disattenzione difensiva, in cui Coach Massaro richiama alla concentrazione e all’attenzione alle spaziature difensive. In una partita solo per menti temprate da errori arbitrali, in alcuni casi veramente pacchiani, un maturatissimo Cannavale si prende sulle spalle la squadra, gettandosi su ogni pallone e salvando almeno due palloni dall’out laterale. Inversamente la voglia di difendere, porta alla troppa impazienza di Luongo che raccoglie il 4 fallo dopo 3 minuti del terzo quarto. Estromesso dal campo, le sortite offensive vengono affidate al rientrante Dimitri al posto di Greco non lucidissimo, e a Cannavale che cerca di penetrare la difesa. La grande intensità difensiva porta ad un parziale comico di 5 a 6 per gli avversari dopo 7 minuti del terzo quarto. A dare uno strappo alla partita deve arrivare un non molto vivace Greco, che ruba due palle per servire facile in tap-in prima Balestrieri e poi Cannavale. Il Palazzetto già carico, diventa praticamente il sesto uomo in campo nell’azione di palla recuperata di Nocera che porta al gioco da 3 finalizzato da Cannavale. In questo momento gli Dei del Basket scendono tra le sue mani, permettendogli un tiro da due di tabella che vale il + 5 Angri, per poi far esplodere il Palazzetto con un azione memorabile a 8 secondi dalla fine: dopo un rimbalzo difensivo , osserva il timer e parte in contropiede, e dopo aver saltato con un crossover dietro la schiena l’avversario, ha la lucidità di fermarsi gli ultimi due secondi sulla linea da 3 per sganciare una bomba strepitosa. Da replay l’azione del 20enne Cannavale, da replay anche la divertentissima gag con Antonio Palumbo, che dopo aver abbracciato il giocatore, scivola e va a gambe all’aria
. Il terzo quarto si chiude sul 62 a 54 per la compagine di coach Massaro, che indica ai giocatori il modo di tenere sempre alta l’intensità difensiva. Greco, visibilmente non in partita, fa incetta di palle perse che verranno poi ripagate solo in parte nel finale con un buon contributo offensivo. Adesso Balestrieri e il rientrante Luongo hanno la responsabilità di prendersi il gioco offensivo tra le mani, con ripetuti post e con un incredibile tripla di Balestrieri. Luongo dopo 5 minuti esce per falli, a causa di un fallo in attacco molto ingenuo e che sarebbe potuto costare caro a tutta la squadra. Fortunatamente in quel momento si riprendono Nocera e Greco che con una azione molto simile, ovvero spin move in diagonale dentro l’area con tap-in solitario, riescono a portare il punteggio sul +12 a 2.36 dalla fine. Kinney dopo l’ottima prova offensiva nel primo quarto, si prende l’onore di allungare il divario con altri 2 liberi, poi accorciato da 4 liberi avversari. La partita termina, non senza difficoltà, sul 75 a 65 per ASD Angri Pallacanestro, che conferma l’ottimo momento di forma, ma anche i paurosi cali di tensione in grado di riaprire una partita che sembrava chiusa già nel primo quarto.
Vincenzo Nasto
Classe 1993, scrivo per Angri '80 da ormai 8 anni. Una passione che mi lega al territorio in maniera indissolubile. Laureato in Scienze della Comunicazione a Fisciano, ho lavorato a Bruxelles come ufficio stampa per l'Anderlecht per 3 mesi. Attualmente sto frequentando il secondo anno di Master in Giornalismo a Torino, collaborando con La Stampa e La Presse.