I MURI E I… MULI
L’ormai conclamata capacità della CONFESERCENTI angrese di organizzare feste di ogni tipo ed in ogni periodo dell’anno è inciampata nella Festa di S. Giovanni e nell’ovvia inopportunità (a dir poco) di organizzare manifestazioni nei giorni della Festa patronale. Ma come mai questa scelta a discapito delle casse degli stessi commercianti angresi, che ha reso anche indisponibile un ampio Parcheggio?
Le polemiche del Comitato Festeggiamenti e le dichiarazioni del Parroco erano scontate; la Confesercenti si è difesa abbozzando garbatamente, ma poi ha lasciato intendere che doveva essere il Comitato festeggiamenti a tener conto del Pizzafest, la cui data era nota da tempo (e che dovevano fare? Spostare la Festa di S. Giovanni?), per poi concludere lamentandosi delle dichiarazioni e del MURO frapposto dal Comitato.
Che dire? Più del MURO alzato prevedibilmente dal Comitato, mi preoccupa l’affermarsi della “Politica del MULO”, che, partendo dal Palazzo Municipale, tende a contagiare anche i suoi frequentatori: una volta deciso l’obiettivo da raggiungere, si va ostinatamente avanti senza tener conto delle leggi, delle tradizioni e figuriamoci poi dei concittadini.
Del resto, negli stessi giorni, la vicenda della struttura sportiva poi sequestrata dai Carabinieri, ma prima inaugurata in pompa magna dal Sindaco Mauri (nonostante le segnalazioni ricevute dal consigliere Cosimo Ferraioli) rappresenta un ulteriore esempio ed un’emblematica conferma di questa politica autoreferenziale e, comunque, sterile come i… MULI!
Luigi D’Antuono (Contraddizioni angresi/40 – ANGRI ’80, 20 luglio 2014).
LA RISPOSTA DELLA CONFESERCENTI
I fatti sono fatti
Il comunicato “Muro contro muro” pubblicato a nome Confesercenti Angri, uscito in occasione dell’accordo raggiunto con il comitato festeggiamenti San Giovanni Battista, è chiaro oltre ogni ragionevole dubbio.
E’ ovvio che, pur avendo due occhi, può capitare che ci sia qualcuno che lo abbia letto con un occhio solo, poco importa quale dei due. Ne risulta un’immagine faziosa e certamente non confacente alla realtà dei fatti, così come descritti nel testo.
Nella fattispecie, Luigi D’Antuono, sull’ultimo numero di Angri 80, nella sua rubrica “Contraddizioni angresi” giunta ormai alla 40^ puntata, cita alcuni brani del comunicato in questione, e particolarmente:
“Ma come mai questa scelta (la data del PizzaFest n.d.r.) a discapito delle casse degli stessi commercianti angresi, che ha reso indisponibile anche un ampio parcheggio”. E anche “…la Confesercenti si è difesa (dagli attacchi del comitato festeggiamenti e di altri cittadini angresi n.d.r.) abbozzando garbatamente, ma poi ha lasciato intendere che doveva essere il comitato festeggiamenti a tener conto del PizzaFest, la cui data era nota da tempo (e che dovevano fare? Spostare la festa di San Giovanni?)”. E poi “…che ne pensa di un’amministrazione del genere (riferendosi all’acquisto fuori Angri di prodotti dolciari per un buffet istituzionale n.d.r.) la Confesercenti, che dovrebbe avere come principale mission quella di tutelare e difendere gli operatori commerciali angresi?”
Confesercenti Angri ritiene opportuno chiarire questi punti, e dichiara:
1. La manifestazione denominata PizzaFest, in qualsiasi data sia mai stata organizzata o verrà organizzata in futuro, non è mai stata realizzata a discapito delle casse di nessun commerciante, visto che le pizzerie partecipanti così come gli altri “somministratori” di alimenti presenti anche in passato all’evento, non hanno mai versato alcuna quota di partecipazione, anzi sono stati pagati dall’organizzazione in funzione della quantità di alimenti somministrati;
2. La disponibilità del parcheggio di via Nuova Cotoniere, è stata mantenuta nella quasi completezza, visto che sono stati “sottratti” al comune utilizzo, solo una trentina di posti auto, nel contempo nessuno fa notare che, causa le decine di bancarelle ed ambulanti vari, i posti auto persi sono stati decine;
3. La Confesercenti Angri non ha bisogno di “lasciar intendere” le cose, i fatti sono fatti, ed è un fatto acclarato pubblicamente, che il comitato festeggiamenti era al corrente del PizzaFest e delle date, aldilà della pubblicazione sui social network e sui siti di informazione locali, il presidente del comitato era stato messo al corrente direttamente dal sindaco.
4. La Confesercenti Angri proprio in virtù dello statuto che ne regolamenta il ruolo sindacale ed istituzionale, non è un’associazione campanilista, anzi, il respiro nazionale delle sue attività, le impone un ruolo super partes, anche nelle scelte intraprese dall’amministrazione pubblica del territorio. Caro Gigino, invece di polemizzare su di una scelta di cui non conosci le ragioni, ne tali ragioni sembrano interessarti, visto l’impietoso ed inopportuno giudizio di parte che ne dai, vatti a guardare i documenti, le proposte, le richieste di chiarimenti e le prese di posizione che, in più riprese ed innumerevoli occasioni, la Confesercenti Angri ha sottoposto all’attenzione delle autorità, dei commercianti e dei cittadini tutti, nel tentativo, spesso vincente, di tutelare, veramente, il commercio angrese.
Concludendo, il gruppo di lavoro di Confesercenti Angri, non merita la “risatina di scherno” nascosta tra le parole chiuse in parentesi, nessuno oserebbe mai chiedere di spostare la festa di San Giovanni, però, il buon Gigino, dovrebbe avere la compiacenza di rispondere ad una domanda e, se non ne sapesse le motivazioni, magari chiedere a chi di dovere: “Perché, se è vero che si sapeva delle date del PizzaFest, il comitato festeggiamenti ha aspettato fino a Domenica 22 Giugno per chiamare il sindaco e minacciare di non fare la festa? Perché alla proposta degli organizzatori del PizzaFest, di abolire gli spettacoli, il comitato festeggiamenti, di concerto con il parroco, ha poi concesso il benestare alla manifestazione?”
Confesercenti Angri.