Ventisettesimo appuntamento con la rubrica che vuole raccontare, in maniera assolutamente non seriosa, gli eventi della rassegna, i personaggi che ne fanno parte, come artisti e organizzatori, i fatti particolari, visti dal direttore artistico della TERZA edizione della Rassegna “Angri a teatro”.
07/05/2014
Lo scorso anno, Lello Raiola e Ilia De Stefano presero parte a due delle tre serate di Meglio soli, proponendo alcuni sketch particolarmente intrisi di quella popolarità napoletana, della quale, volente o nolente, la nostra cultura è sicuramente figlia. Quell’esibizione era stata per loro una sorta di ritorno al teatro, dopo un periodo di inattività. Un ritorno che ha subito portato degli ottimi risultati. Infatti, insieme con altri amici, Lello e Ilia (che all’anagrafe si chiama Consiglia Chiavazzo) hanno dato vita ad una compagnia, “Napulitanamente”, che è la protagonista del prossimo spettacolo in cartellone.
Lo spettacolo si intitola Napule… un’anema, ciente facce.
Di che si tratta? Lello, tramite un’email, mi ha dato qualche delucidazione.
«Facce, persone, sentimenti, storia, cultura… tutto all’insegna di una napoletanità che fagocita ogni cosa, facendo di ogni cosa una sua verità, una sua scoperta, una sua realtà». Questo il filo conduttore dello spettacolo Napule… un’anema, ciente facce, nel quale, oltre a presentare momenti di vita popolare, addirittura viene stravolta la nascita del mondo con racconti personalizzati e dissacranti dei progenitori del genere umano.
Insomma, lo spettacolo è composto da tante scene, cucite tra di loro in modo da formare un mosaico ricco e gustoso, caleidoscopicamente colorato.
L’email di Lello continua:
«L’intento è quello di divertire il pubblico strappando un sorriso o una risata durante l’avvicendarsi delle scene e dei personaggi che le caratterizzano, scene che sono il frutto di una ricerca tra le tradizioni popolari della nostra realtà e tra i testi più “arditi” del teatro partenopeo che ha avuto illustri cantori di grosso calibro, con i quali la neonata Compagnia Stabile “Napulitanamente” osa confrontarsi».
Insomma, quello che ci si dovrà attendere da queste “ciente facce” dell’anima di Napoli è da un lato un teatro che si impegna nella riscoperta e riproposizione di un repertorio sicuramente affascinante ma poco noto, e dall’altro lato un teatro al servizio dello spettatore al quale intende regalare un momento di distrazione dalla quotidianità.
I testi sono sì divertenti e briosi, ma nello stesso tempo sono pregni di spessore, perché ramificano le proprie radici in una cultura popolare, che pur risalendo ad passato remoto, risulta più che mai attuale.
Infine, un cenno alla nascita della compagnia. Lello mi racconta che: «La Compagnia Stabile “Napulitanamente” nasce per amore del palcoscenico di Lello Raiola e Consiglia Chiavazzo, che in passato hanno avuto, come qualcuno forse ricorderà, svariate esperienze in campo teatrale, vantando la realizzazione di progetti con eccelse professionalità, non ultimi Gabriele Barra e la di lui compianta madre Concetta. A noi due si sono uniti per questa nuova avventura Peppe Stile e Dino Mauri, un ragazzo ed un uomo conosciuti recentemente, ma con un talento assolutamente evidente e palpabile».
Vincenzo Ruggiero Perrino
E' nato a Castellammare di Stabia nel 1976. Collabora con "Angri '80" dall'ottobre del 1997. Dottore di ricerca in storia del teatro moderno e contemporaneo, è autore di alcuni studi e saggi, pubblicati da riviste accademiche e specializzate. La compagnia teatrale Anziteatro ha messo in scena diverse sue opere teatrali. Il Centro Iniziative Culturali ha pubblicato: la raccolta di racconti "La fragile natura di tutte le cose" (2004), la raccolta di atti unici "Visioni di identità nascoste" (2008), e il lungo racconto "Prospettive di una città senza mare" (2012). Altri racconti e scritti sono stati premiati in concorsi nazionali e pubblicati su riviste letterarie.