Quindicesimo appuntamento con la rubrica che vuole raccontare, in maniera assolutamente non seriosa, gli eventi della rassegna, i personaggi che ne fanno parte, come artisti e organizzatori, i fatti particolari, visti dal direttore artistico della TERZA edizione della Rassegna “Angri a teatro”.
11/03/2014
Mi arrivano notizie da Antonio Grimaldi, che è il mentore del gruppo teatrale Teatrogrimaldello, che il prossimo 30 marzo andrà in scena con Scoppiato amore. Ho conosciuto Antonio una ventina di anni orsono, quando all’epoca ancora si occupava prevalentemente di pittura e di arte. Poi, si è dedicato al teatro. Ho cercato di seguire le sue avventure teatrali tra Salerno e Napoli, e in alcune occasioni ho avuto modo di vederlo sul palco in performance di grande fascino sperimentale.
Per esempio, ricordo quando, nella serata dedicata ad Annibale Ruccello, alla quale ho accennato nella precedente puntata di questo diario, interpretò un monologo tratto da Weekend, e ricordo una sua convincente interpretazione di Caligola a Cava de’ Tirreni.
Più recentemente (credo un paio di anni fa) l’ho intervista per “Angri ‘80”, in occasione dello spettacolo Vita d’artista, nel quale interpretava il ruolo del giovane Charlie Chaplin. Poi, l’anno scorso è stato tra i protagonisti di Attesa, insieme, appunto, agli altri amici del “suo” Teatrogrimaldello.
Scoppiato amore – che vedrà in scena, oltre ad Antonio, Gemma de Cesare e Cristina Milito Pagliara, ed è arricchito dalle scenografie realizzate da Salvatore Giordano – è liberamente ispirato allo stile e ai motivi narrativi del teatro di Goldoni. Infatti, racconta la storia d’amore di Arlecchino e Colombina, celeberrimi personaggi della Commedia dell’Arte.
Dai cenni che mi ha dato (volutamente non ho chiesto di più, in modo da non togliermi la sorpresa di vedere la storia dal vivo), tutto si svolge in una piccola casa di legno, quella della triste vedova Rosaura, altro personaggio della Commedia. C’è da aspettarsi una storia in cui si fa fatica a riconoscersi, raccontata attraverso simboli della vita quotidiana dell’uomo e della donna: un fiore, un anello, una lettera…
Ho detto poco fa che Teatrogrimaldello conduce una ricerca, in chiave volutamente sperimentale, che coinvolge tutti gli aspetti della scena: dal linguaggio dei personaggi, che è buffo, assurdo, surreale e a tratti addirittura metafisico, agli oggetti, che vengono come decontestualizzati sulla scena, perdendo il loro valore quotidiano e assumendo un significato “altro”. Tutto concorre, insomma, a creare un universo inedito, inaspettato, sicuramente coinvolgente per lo spettatore.
Su tutti gli elementi domina, ovviamente, la presenza dell’attore. Non a caso, il progetto “Teatro Grimaldello” consiste sostanzialmente in una “bottega d’attore”, ossia uno spazio dove, da un lato, vengono organizzati laboratori di recitazione, e dall’altro si producono e si presentano spettacoli.
Non resta, cari lettori (e mi auguro spettatori degli spettacoli che stiamo proponendo per questa stagione di “Angri a teatro”), che venire il 30 marzo a vedere questo Scoppiato amore: ci sarà, sicuramente, da vederne delle belle…
Vincenzo Ruggiero Perrino
E' nato a Castellammare di Stabia nel 1976. Collabora con "Angri '80" dall'ottobre del 1997. Dottore di ricerca in storia del teatro moderno e contemporaneo, è autore di alcuni studi e saggi, pubblicati da riviste accademiche e specializzate. La compagnia teatrale Anziteatro ha messo in scena diverse sue opere teatrali. Il Centro Iniziative Culturali ha pubblicato: la raccolta di racconti "La fragile natura di tutte le cose" (2004), la raccolta di atti unici "Visioni di identità nascoste" (2008), e il lungo racconto "Prospettive di una città senza mare" (2012). Altri racconti e scritti sono stati premiati in concorsi nazionali e pubblicati su riviste letterarie.