Il giorno di S. Stefano, presso il Teatro Oratorio S. Caterina, in piazza don Enrico Smaldone, come è ormai tradizione, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della terza edizione della rassegna teatrale “Angri a teatro”.
La rassegna, come le precedenti due edizioni (entrambe salutate da un eccezionale successo di pubblico), è organizzata dal Centro Iniziative Culturali e dalla compagnia teatrale Anziteatro in collaborazione con la Congrega di Santa Caterina. Proprio a quest’ultima è dovuto un particolare ringraziamento, dal momento che mette a disposizione la sala per le attività teatrali ed altre iniziative socioculturali.
Come per i due anni precedenti, la rassegna è organizzata in piena autonomia senza alcun contributo pubblico se non quello degli spettatori e di qualche sponsor. Tuttavia, anche per quest’anno, il cartellone è quanto mai ricco e vario: dal 5 gennaio all’8 giugno il pubblico potrà assistere a sedici spettacoli, tra teatro, danza, musica, illusionismo.
L’intento degli organizzatori resta invariato: promuovere movimento di idee, avvicinare un pubblico sempre più numeroso e vasto al mondo del teatro, far sì che si possa tornare a parlare e a fare cultura in autonomia e libertà, far conoscere talenti angresi e non angresi al pubblico cittadino e non solo e favorire lo scambio di idee fra gli artisti che calcano il palcoscenico del teatro di Santa Caterina. In sintesi far ritornare negli Angresi la voglia di vivere il proprio paese, rivendicando con convinzione la realizzazione di strutture e servizi che, come il teatro, favoriscono la socializzazione e danno altresì un forte senso identitario ad una comunità.
Alla conferenza, tenuta dal dottor Vincenzo Ruggiero Perrino, direttore artistico della rassegna, sono intervenuti e hanno dato il loro contributo, il presidente del C.I.C., dottor Luigi D’Antuono, il priore della Congrega di S. Caterina, Pasquale Zenna, il direttore del periodico ANGRI ’80, dottor Antonio Lombardi, Antonio D’Andretta (regista Anziteatro), Silvana Dangelo (attrice Anziteatro), Lello Raiola (attore-registra Napolitanamente), Alfonso Sessa (attore-regista), Giovanni D’Andretta (attore-regista de Il Ponte), Vincenzo De Vivo (attore e presidente de Il Ponte), Nicola De Angelis (attore-regista).
Si parte il 5 gennaio con L’urlo di e con Peppe Lanzetta, notissimo attore napoletano. Si tratta di uno spettacolo che vede in scena Lanzetta, accompagnato da Jennà Romano alla chitarra, impegnato in una narrazione, intervallata da momenti musicali, nella quale affronta momenti di indagine sociale ma con la consueta ironia che da sempre caratterizza le prove teatrali dell’interprete partenopeo.
Il 19 gennaio salirà sul palco Andrea Anonimo, che lo scorso anno è già stato ospitato per un fuori programma. In quell’occasione ha presentato al pubblico angrese una gustosa storia narrata sul filo delle melodie classiche napoletane. Quest’anno, invece, il chitarrista cilentano di origini napoletane presenta Andrea Anonimo’s lab, un laboratorio musicale, appunto, all’interno del quale ci proporrà, accanto a canzoni della tradizione, anche sue creazioni inedite.
Il 2 febbraio le ragazze del gruppo Progetto Danza, dirette da Rosa De Angelis, proporranno uno spettacolo “doppio”, ovvero due gruppi di coreografie, le prime ispirate ad una sensibilità più contemporanea e sperimentale, le seconde ad un canone più tradizionale. La prima parte dello spettacolo si intitola Silence, mentre la seconda è Sensuality and semplicità.
Una novità particolare la vedremo il 16 febbraio, quando salirà sul palco l’angrese Luigi Grimaldi, con il suo Bianchi colombi. Si tratta di uno show di magia ed illusionismo, e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non rivolto soltanto ad un pubblico di ragazzi, ma anche agli adulti, dal momento che il fascino delle tecniche di prestidigitazione che usa questo interprete sono assolutamente coinvolgenti.
Il 23 febbraio si esibirà la Compagnia Arabesco di Nocera Superiore. Il gruppo, diretto da Giuseppe Lodato, propone La commedia di Zeza. Si tratta di una riscrittura in chiave moderna di un canovaccio della Commedia dell’Arte, con le sue trovate sceniche, i lazzi, i guizzi degli interpreti e le musiche, suonate alla chitarra da Gianni Attanasio. Sarà senza dubbio un interessante appuntamento per riscoprire un modo diverso di fare teatro.
Il gruppo salernitano Teatri di Popolo, il 2 marzo, proporrà a sua volta una particolarissima messa in scena di Amleto di William Shakespeare, riletto secondo un’estetica assolutamente contemporanea, tant’è che la tragedia del principe di Danimarca è incarnata da due soli interpreti, Antonetta Capriglione e Antonino Masilotti, diretti con mano sicura da Marco Dell’Acqua.
Il 16 marzo va in scena la compagnia di casa, Anziteatro, con la regia di Antonio D’Andretta, che propone uno dei testi più importanti e conosciuti del recente repertorio napoletano: Ferdinando di Annibale Ruccello. Si tratta di un dramma a tinte fosche, che si svolge l’indomani dell’annessione dello stato borbonico a quello sabaudo e che si dipana attraverso un’invenzione linguistica di incredibile vitalità e forza espressiva.
Il 30 marzo è la volta della compagnia Teatro Grimaldello, diretta dall’angrese Antonio Grimaldi. Il gruppo, che già è stato tra i protagonisti della scorsa edizione con uno spettacolo di impianto sperimentale e neoavanguardistico, propone una pièce dal titolo “Scoppiato amore”, che sicuramente riserverà interessanti sorprese sia dal punto di vista contenutistico che dal punto di vista formale e scenico.
Un altro gradito e atteso ritorno di un artista angrese, da tempo fuori Angri, è quello di Nunzio Milo, che il 6 aprile proporrà uno spettacolo musicale dal titolo Le classiche napoletane e non solo. Questo nostro concittadino da anni lavora insieme a compagnie teatrali della capitale, insieme alle quali gira per l’Italia e per l’Europa. Sarà l’occasione per riscoprire il talento e il calore delle sue esibizioni.
Nella scorsa stagione il pubblico ha applaudito calorosamente il triplice appuntamento intitolato “Meglio soli, o… bene accompagnati”. Gli spettatori presenti ricorderanno le tre serate durante le quali sul palcoscenico di Santa Caterina si sono avvicendati attori e attrici solisti o in gruppi di due o tre interpreti, che portavano in scena monologhi, brevi sketches e scenette divertenti o di carattere più drammatico. Visto il grande successo dello scorso anno, anche per la terza edizione si è pensato di riproporre, il 13 aprile, una serata a più voci.
Il 27 aprile calcherà le tavole Alfonso Sessa, che interpreterà il suo Capuzzelle, ovvero l’invenzione del Purgatorio. Si tratta di una narrazione scenica che appunto indaga sui tempi e sui modi con cui, a cavallo tra il XII e il XIII secolo, la riflessione teologica introduce una nuova dimensione ultraterrena, oltre al paradiso e all’inferno, quella del purgatorio.
La compagnia amatoriale angrese “Il Ponte”, il 4 maggio, porterà in scena la commedia La Venere misteriosa, con la regia di Giovanni D’Andretta. Si tratta di una divertente pièce, che, pur appartenendo ad un repertorio di qualche tempo fa, non mancherà di offrire anche spunti di riflessione sulla nostra realtà di tutti i giorni, e sarà ricca di spunti e trovate sceniche di sicura presa sul pubblico.
L’11 maggio tocca al gruppo angrese “Napulitanamente”, diretto da Lello Raiola, che metterà in scena Napule… un’anima… ciente facce, con l’intento di offrire al pubblico una carrellata di tipi di varia umanità napoletana. Un viaggio alla ricerca della Napoli di una volta, che poi fondamentalmente è molto simile alla Napoli di oggi.
Un altro gradito ritorno nel cartellone di “ANGRI A TEATRO” è quello della compagnia Palco11zero8, che il 25 maggio presenterà uno spettacolo di teatro-danza dal titolo Lo schiaccianoci tratto da un racconto di E.T.A. Hoffmann. Come per lo scorso anno, il gruppo, diretto da Roberto Giordano, giovane attore-regista angrese che da diversi anni lavora soprattutto a Londra, offrirà un saggio di questa particolare disciplina che è appunto il teatro-danza, nel quale appunto coesistono istanze propriamente teatrali con altre coreografiche.
Il 1° giugno, il giovane attore angrese Domenico Ingenito porta in scena la pièce scritta e diretta da Maria Sole Limodio, anch’ella angresse, dal titolo La medusa. Questo lavoro affronta un tema di eccezionale attualità. Infatti, protagonista della storia è un emigrante, che si trova su un barcone diretto a Lampedusa… Conoscendo l’approccio scenico di Ingenito e Limodio dovremo sicuramente aspettarci uno spettacolo di forte impatto visivo.
La rassegna verrà chiusa, come nelle edizioni precedenti, dalla compagnia Anziteatro, che l’8 giugno, per la regia di Antonio D’Andretta proporrà ‘A paura ce fotte. Si tratta di un adattamento in dialetto partenopeo della commedia Se la pagura la te ciapaa, o te la venget … o te se fregaa …, scritta in dialetto brianzolo da Roberto Santalucia (angrese da anni residente a Bellano, paese in provincia di Lecco, di cui è attualmente anche Sindaco) con la collaborazione dello scrittore Pier Giuseppe Vitali. È il secondo esperimento che la compagnia opera in tal senso: il pubblico, infatti, ha premiato con grande successo per diverse stagioni, l’analoga operazione dalla quale nacque la fortunata commedia ’A penzione d’’o vecchio. Tipica commedia all’italiana che con toni seri e comici ricostruisce la vita domestica di un’ordinaria famiglia italiana vittima di un furto in casa.