Lo scorso 12 dicembre, presso la Casa del cittadino, si è svolta una conferenza del Dr Mario Vaccaro (specialista in malattie infettive ed epato-biliari) sul ruolo che svolge la vitamina K2 per il benessere del nostro corpo.
Quale ruolo svolge la vitamina K2 per il benessere del nostro corpo?
Premesso che la vitamina K2 (menakinone), di origine batterica, è una vitamina liposolubile, come le vitamine A, D, E, e pertanto richiede la presenza di grassi o oli per essere assorbita (ecco il motivo per cui le vitamine liposolubili non devono essere confezionate in forma di comune compresse, ma in gocce oleose o compresse molle-oleose!).
La vitamina K2 viene assorbita nel tratto intestinale (ileo), poi trasportata attraverso il sistema linfatico e immagazzinata nel tessuto adiposo e nel fegato. La vitamina K2, nei ruminanti “allevati al prato” viene prodotta dal microbiota intestinale a partire dalla vitamina K1, mentre questo processo di produzione nell’uomo è poco efficiente a causa della cronica disbiosi intestinale.
La vitamina K2 spesso viene confusa, dagli operatori sanitari, con la vitamina KI (Fillochinone), di origine vegetale, che è la più presente nelle diete. Inoltre, interviene nei processi di coagulazione del sangue. A tal proposito, occorre memorizzare che mentre la vitamina Kl, per il 95% circa, svolge un ruolo importante sulla coagulazione, la vitamina K2, con la stessa percentuale circa, sul metabolismo e omeostasi del calcio!
Prima di parlare delle funzioni che svolge la vitamina K2, occorre dire che esiste il fenomeno del paradosso del calcio, cioè l’accumulo di calcio nei tessuti dove non dovrebbe accumularsi (in primis arterie e valvole del cuore anziché nelle ossa). Il suddetto paradosso del calcio è alla base di due dei più importanti problemi di salute del nostro tempo: l’osteoporosi e le coronaropatie.
Inoltre, va detto che la vitamina D, pur svolgendo un ruolo importante nel metabolismo del calcio, non calcifica le ossa e i denti. La vitamina D svolge l’importante ruolo, insieme alla vitamina A, di indurre a livello dei geni la sintesi di due proteine: Osteocalcina e MGP (Matrix Gla Protein).
L’Osteocalcina svolge, come funzione ben studiata, il trasporto e l’accumulo di calcio nelle ossa e nei denti, ma anche tante altre funzioni, mentre la MGP svolge la funzione di rimuovere il calcio dai tessuti molli, in primis dai vasi sanguigni e valvole del cuore Pertanto, si raccomanda di non assumere calcio e/o vitamina D senza la vitamina K2!
La vitamina K2 è il cofattore, cioè molecola non proteica, organica o inorganica, che partecipa all’azione dell’enzima carbossilasi vitamina K2-dipendente II suddetto enzima, una volta attivato dalla vitamina K2, altera la struttura dell’Osteocalcina e della MGP promuovendone l’attivazione e le funzioni. La vitamina K2 è carente nella stragrande maggioranza della popolazione (secondo studi recenti tale carenza è di circa il 97%).
Le condizioni patologiche associate alla carenza di vitamina K2 sono: osteoporosi, aterosclerosi e arteriosclerosi: Inoltre, aumenta il rischio di cancro (che colpisce in particolare seno, fegato e prostata), di diabete MTI e 2, vene varicose, rughe, dismorfismo facciale, arcata dentaria stretta e denti accavallati, carie dentarie, malattia autoimmuni, malattia renale cronica.
In conclusione, oggi alla luce di molti studi, possiamo affermare che la vitamina K2 svolge le seguenti funzioni: inverte completamente la perdita di tessuto osseo e, in alcuni casi, addirittura aumenta la massa ossea nelle persone con osteoporosi (una congrua supplementazione di vitamina K2, secondo studi giapponesi, produce una riduzione del 60% delle fratture vertebrali e una riduzione del 80% di quelle dell’anca e altre fratture non-vertebrali), riduce il rischio di sviluppo di malattia coronarica e mortalità per tutte le cause di malattie cardio-vascolari, calcificazione aortica compresa (determina la regressione della calcificazione arteriosa già in atto!), riduce il rischio di sviluppare il diabete mellito tipo 2, contribuisce a prevenire la crescita e le metastasi di più linee cellulari tumorali, può modulare l’espressione di TNF-a, IL-1 ar IL-1ß nonché la riduzione della proliferazione di cellule T in individui sani, riduce la progressione della malattia renale cronica, effetto protettivo di vit. K2 sui neuroni in vitro e sulla rigenerazione del fegato dopo epatectomia parziale sono stati studiati da Zhang et al. (2013). Inoltre, la vitamina K2 svolge un effetto positivo sulla salute ossea nei pazienti sottoposti a trapianto, contribuisce a prevenire le rughe, le vene varicose, le malattie neurodegenerative (Esempio: morbo di Parkinson e malattia di Alzheimer) e determina buon esito dell’implantologia dentale negli anni.
La vitamina K2 deve essere assunta in corso di gravidanza, allattamento, periodo neonatale, infanzia, adolescenza e senescenza, malattie cronico-degenerative (esempio: aterosclerosi, diabete MT2, cancro, malattia di Alzheimer e morbo di Parkinson, ecc, ecc), pazienti in terapia con Aspirina, vitamina D e calcio.
Quale potrebbe essere il dosaggio più appropriato della vitamina K2?
Il gruppo di esperti scientifici sui prodotti dietetici, la nutrizione e le allergie (NDA) di EFSA con il parere del 22.5.17 ha confermato i valori di riferimento per la dieta stabiliti dal Comitato scientifico per l’alimentazione umana nel 1993.
I quantitativi giornalieri di assunzione adeguata di vitamina K2 sono indicati in:
– 10 µg per lattanti di età compresa tra 7 e 11 mesi;
– 12 µg per bambini di età compresa tra 1 e 3 anni,
– 20 µg per bambini di età compresa tra 4 e 6 anni,
– 30 µg per bambini di età compresa tra 7 e 10 anni,
– 45 µg per i bambini di età compresa tra 11 e 14 anni;
– 65 µg per adolescenti di età compresa tra 15 e 17 anni
– 70 µg per gli adulti, comprese donne in gravidanza e donne in allattamento
Fonte: Valori di riferimento per la dieta: l’EFSA pubblica parere sulla vitamina K. 22.5.17 https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/170522-1
Il governo Canadese, ad esempio, ha come dosaggio 120 µg al giorno per gli adulti, ma gli studi recenti, in base al fatto che i Giapponesi assumono, mangiando natto (fagioli di soia fermentati), circa 400-500 µg al giorno senza nessuna conseguenza sul piano clinico, raccomandano dosaggi pari a 200 µg o mcgr al giorno in determinate patologie come l’osteoporosi o la somministrazione di elevate quantità di vitamina D, есс, есс.
La vitamina K2 può essere tranquillamente somministrata nei pazienti in terapia con cardioaspirina, mentre è opportuno non superare i 100 µg nei pazienti in terapia con i NAO (Nuovi Anticoagulanti Orali), in quanto essa ha una minima azione pro-coagulazione. Nei pazienti in terapia con dicumarolici (Cumadin, Sintrom), la vitamina K2 (MK-7) να somministrata, ma il dosaggio non deve superare i 40 µg al giorno!