Riceviamo e pubblichiamo
Noi di Progettiamo Angri avevamo già allertato l’Amministrazione circa la scellerata gestione degli accertamenti IMU per le aree fabbricabili divenute tali a seguito dell’adozione/approvazione del nuovo PUC, accertamenti notificati, in meno di quindici giorni, a circa 1.500 famiglie angresi chiamate a sborsare quasi un milione e mezzo di euro.
Ebbene, dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Salerno giungono le prime sentenze che confermano le nostre preoccupazioni. In concreto, il giudice di primo grado ha pesantemente bacchettato l’operato della nostra Amministrazione laddove ha precisato che i valori determinati dal Comune senza alcuna riduzione forfettaria che tenesse conto della effettiva capacità edificatoria delle aree non risponde al valore venale in comune commercio. In altre parole, secondo il giudice, i valori determinati dalla società incaricata sono idonei a rappresentare il valore di aree concretamente ed effettivamente edificabili e non sono stati adeguati ai singoli casi di specie. In ragione di ciò, ha disposto un abbattimento del 30%.
In un’altra sentenza, invece, il giudice di primo grado salernitano ha annullato un atto di accertamento poiché in contrasto con il dettato dell’articolo 12, comma 3, del Regolamento IMU del 2012, vigente fino al 2019. Ricordiamo, che detto articolo disponeva l’esenzione di alcune aree fabbricabili e che l’Amministrazione, in spregio ad un proprio atto, ha comunque emanato gli avvisi di accertamento per le fattispecie da quest’ultimo esentate. Noi di Progettiamo Angri avevamo allertato più volte chi di competenza circa questa anomalia. Di contro, l’Ente ha sempre giustificato il proprio operato motivando la disapplicazione del Regolamento per contrasto con una norma di rango superiore senza però mai citarla. Giova ricordare che l’art. 52 del decreto legislativo n. 446/1997, recante la disciplina della potestà
regolamentare di Comuni, non limita la possibilità di prevedere delle ipotesi di esenzione. In virtù di
ciò, avevamo già bollinato come legittimo il Regolamento 2012: oggi lo conferma anche un giudice!
Un ulteriore elemento di preoccupazione attiene alla contumacia del Comune la cui scelta di non difendersi in entrambi i giudizi, di cui in uno è stato addirittura condannato alla rifusione delle
spese, appare ingiustificabile giacché l’Ente è dotato di un ufficio avvocatura con due legali alle
proprie dipendenze. Per quanto appena detto, reiteriamo per l’ennesima volta al Sig. Sindaco, in qualità di assessore al bilancio, ed al Presidente della Commissione Sviluppo, Sig. Catello Palumbo, l’invito ad attivarsi con urgenza per porre rimedio alle più volte evidenziate criticità nell’interesse dell’Ente e dei
Contribuenti. Nello specifico di annullare, in autotutela, gli avvisi di accertamento emessi in spregio
del Regolamento IMU 2012 come certificato dal giudice tributario. In secondo luogo, di emanare
una delibera di Giunta che preveda delle congrue riduzioni percentuali, gradate in ragione della
effettiva edificabilità, per tutte le aree edificabili che, in concreto, non lo sono e che i cui contenuti
siano validi anche per le richieste di rideterminazione in autotutela ed in accertamento con
adesione.
Angri lì 06/04/2024
I consiglieri comunali di “Progettiamo Angri”:
Caterina Barba, Roberta D’Antonio e
Domenico D’Auria